Teramo, nasce l’Osservatorio sulla Casa: occhi puntati su Via Longo

L’impegno assunto dal sindaco D’Alberto nel programma elettorale trova la sua risposta nella istituzione del Tavolo per l’osservatorio sulla casa,  organismo che rappresenta un unicum nel suo genere. Nel pomeriggio di ieri, il Tavolo si è riunito, convocato dallo stesso primo cittadino e vi hanno partecipato l’assessore Valdo Di Bonaventura, tecnici comunali e i sindacati UNIAT-UIL, SICET- CISL, SUNIA-CGIL. Presenti anche rappresentanti dello Sportello Sociale USB. 

Al centro dell’incontro le valutazioni sull’emergenza abitativa nel territorio comunale, necessità per la quale l’amministrazione comunale intende individuare percorsi  e attività concrete e dare in tal modo risposte alle famiglie e ai cittadini direttamente coinvolti.

E’ emersa la volontà di aprire un canale di dialogo tra inquilini e proprietari, coinvolgendo i privati per l’attivazione del canone concordato, soprattutto in considerazione della tendenza al rialzo che stanno subendo gli affitti. L’amministrazione comunale ha esplicitato la volontà di incrociare domanda ed offerta sollecitando in particolar modo i proprietari di abitazioni sfitte per favorire la creazione di rapporti capaci di intercettare e interpretare i diversi bisogni.

Significativo passaggio, poi, per le abitazioni di via Longo, che l’amministrazione è intenzionata a recuperare chiudendo definitivamente l’ipotesi della loro trasformazione in un progetto di housing sociale; il loro recupero ovviamente presenta una serie di problematiche inerenti la loro bonifica e la ristrutturazione e ovviamente concernenti i finanziamenti da individuare. Ma ieri è stata precisata la decisione dell’amministrazione

Inoltre si è cercato di individuare le modalità per dare risposta, in questo caso di concerto con la Prefettura, all’emergenza abitativa che presenta quotidianamente situazioni di urgenza. Come noto, il Comune ha da poco emanato, dopo 7 anni, il bando per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica atto che costituisce una concreta risposta alla problematica.

“La creazione dell’osservatorio per la casa risponde ad un diritto fondamentale dei cittadini per il quale il Comune deve individuare le risposte; per fare questo è necessario attivare una sinergia tra tutti i soggetti interessati quindi proprietari, inquilini e sindacati – dice il sindaco – La riunione è servita per individuare le azioni idonee da mettere in campo, consapevoli che non basta un incontro per risolvere una problematica tanto complessa. Per questo, torneremo a riunirci periodicamente. Ora sarà nostra premura di convocare le parti sociali e facilitare gli accordi per raggiungere canoni concordati, facilitando l’incontro tra la domanda e l’offerta. Il Comune deve dare una risposta di carattere generale, non può dimensionarsi alla risposta singola, ma ha l’obbligo di individuare criteri e modalità che interessino equamente tutti coloro che sono coinvolti”. 

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