Teramo, lettera aperta al PD teramano da parte del comitato elettorale pro Gianguido d’Alberto

“In un momento politico importante e convulso come l’attuale, con le elezioni comunali imminenti, i sottoscritti militanti ed elettori del PD e nel contempo componenti del comitato elettorale di Gianguido D’Alberto sentono la necessità non solo di chiarire la loro posizione politica, ma soprattutto di rivolgere al loro partito un accorato appello”, si legge nella lettera degli iscritti ed elettori del PD facenti parte del comitato elettorale di Gianguido D’Alberto.

“Il Pd teramano da tempo non gode di buona salute e i suoi limiti stanno venendo drammaticamente alla luce in questa fase pre-elettorale. Solo a mo’ d’esempio basta ricordare come si arrivò alla candidatura della combattiva Manola Di Pasquale nel 2014 a seguito del ritiro del candidato sindaco designato Giovanni Cavallari. O come è stato trattato dal partito l’allora capogruppo Gianguido D’Alberto che, mentre svolgeva un efficace lavoro di opposizione in consiglio comunale, vistosi disconosciuto dal partito, veniva, di fatto, costretto all’uscita dallo stesso unitamente ad altri consiglieri. Riteniamo, comunque, che non sia questo il momento di recriminare e di cercare i responsabili dello stato del partito, ma che sia invece, il momento di guardare avanti e superare le incomprensioni e cercare la migliore soluzione per riportare il Pd e l’intero Centro Sinistra al governo della città”.

“Noi militanti ed elettori del partito democratico, componenti del comitato pro Gianguido, muoviamo dal convincimento che date le attuale difficoltà, per ottenere il miglior risultato possibile per il centro sinistra, è opportuno candidare a Sindaco una personalità che abbia le maggiori chances di attrarre settori che si sono allontanati dal partito e forze civiche che sempre più si organizzano a Teramo. Riteniamo quindi opportuno andare su candidature esterne ai partiti tradizionali, che stanno dimostrando concretamente di saper dialogare con il mondo civico”.

“Sono queste le maggiori, ma non le sole ragioni che oggi ci portano a sostenere la candidatura di Gianguido. Un giovane serio, onesto e di elevata cultura, che ha primeggiato in Consiglio Comunale. in 9 anni di opposizione, facendosi apprezzare dall’intera cittadinanza, che si è guadagnato la fiducia di tutto un mondo civico che sta aderendo ogni giorno di più al suo progetto. Però, Gianguido ritiene che il solo mondo civico non basti e pensa ad un ampio schieramento aperto a tutti quelli che non sono stati coinvolti con le fallimentari passate amministrazioni Brucchi. In particolare, auspica l’unità con i partiti storici della sinistra teramana ed in primis con il Pd dal quale, anche dopo l’abbandono, non si à mai sentito distante”.

“Con queste premesse e per questi obiettivi noi iscritti ed elettori del Pd siamo con lui in questa battaglia elettorale. Per riportare il centro sinistra ed il Pd, insieme alle forze civiche, al governo della città. La città ha bisogno del Pd al governo. Troppo a lungo è durato quello che fu chiamato, enfaticamente, modello Teramo; le macerie sono tragicamente sotto gli occhi di tutti. Per queste ragioni, abbiamo ritenuto di fare pubblicamente appello al nostro Partito, invitandolo a vincere le ultime resistenze e ad unirsi a Gianguido e a tanta parte della Teramo civica e di sinistra, onesta e laboriosa che già si sta schierando”.

“Invitiamo, inoltre – concludono nella lettera – il partito a non cadere nel falso mito del soli contro tutti, tanto velleitario quanto mortificante, che certificherebbe l’incapacità del partito ad aggregare intorno a se altre forze e che lo condannerebbe all’irrilevanza nella città di Teramo. Invitiamo, ancor di più, il partito a non inseguire indigeribili alleanze con settori della vecchia politica teramana, alle quali siamo nettamente contrari. Alleanze che purtroppo leggiamo essere proposte a livelli superiori ma che non possono assolutamente essere calate a Teramo, dove questi settori politici hanno incarnato per 50 anni il potere più arrogante e clientelare, contro il quale il centro sinistra ha sempre lottato con orgoglio e mai domo”.

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