Teramo, gli sfollati chiedono aiuto al premier Conte VIDEO

Tanti sfollati, pochi teramani e pochi rappresentanti delle Istituzioni.

L’assemblea in piazza Martiri organizzata da Sportello Sociale Usb e Centro Politico Sandro Santacroce ha visto la presenza del sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, del Commissario Ater, Nicola Salini, dell’assessore Regionale, Piero Fioretti e del coordinamento dei comitati dei terremotati del centro Italia e de L’Aquila.

Un evento poco sentito dal resto della cittadinanza, che invece ha visto purtroppo ancora protagonisti i tanti teramani che sono ancora fuori dalle loro case dopo le scosse di terremoto per colpa di una ricostruzione che di fatto non c’è.

“C’è qualcuno che sta facendo credere che il numero esiguo di case acquistate dalla regione Abruzzo possa risolvere velocemente il problema degli sfollati teramani. È sotto gli occhi di tutti il fallimento della gestione post-terremoto ed è palese che una volta consegnate le chiavi di questi pochissimi alloggi resterà ugualmente il dramma di migliaia di nostri concittadini. Dopo 3 anni di promesse crediamo che sia giunto il momento di avere risposte vere e concrete. Riteniamo soprattutto indispensabile che gli sfollati vengano informati sul proprio destino da coloro che sono chiamati a ricostruire le loro case. Abbiamo fatto del diritto all’abitare una delle nostre bandiere e continueremo a sostenere i nostri concittadini fino alla fine, vogliamo sia una causa di tutti e che viva del contributo di tutti. Una battaglia non di “pochi” terremotati, ma dell’intera città”, hanno detto dall’Usb.

Durante l’assemblea, alla quale non hanno partecipato i parlamentari teramani, si è fatto pubblico appello al premier Conte a recarsi a Teramo per verificare di persona lo stato delle cose.

 

 

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