Teramo, Futuro In su scontro Lancione-Corona: “Amministrazione impari a chiedere scusa”

“Ogni volta che ci si aspetta un guizzo di senso delle istituzioni, o almeno di buona educazione da parte dell’amministrazione D’Alberto, si rimane delusi. Nella maggioranza di sinistra che amministra Teramo e dipinge di rosso le strade principali, abbiamo avuto consiglieri bestemmiatori; ci si attendeva una censura o almeno delle scuse, ma niente”. Così Giovannibattista Quintiliani, Coordinatore Futuro In in riferimento allo scontro verbale tra i consiglieri Lancione e Corona.

“Un altro che insultava socialmente una collega; ci si attendeva un biasimo, ma niente. Un altro ancora che offendeva le minoranze con un modernissimo pugno chiuso, e poi ieri uno che ha dileggiato un consigliere di minoranza dandogli del matto. Avremmo immaginato almeno le scuse del Sindaco ed un gesto da parte del Presidente del consiglio comunale, ma è meglio, evidentemente, far finta di nulla. In altri tempi, si sarebbe diventati rossi, ma di vergogna. D’altra parte, abbiamo un Sindaco che quando una “signora” ha devastato un noto locale del centro terrorizzando avventori e lavoratori è andato a testimoniare “empaticamente” la sua solidarietà alla teppista e non già ai soggetti danneggiati dalla follia della passante.

E ancora: “Questa amministrazione, nata per superare la giunta di 9 assessori del centrodestra, ha 9 assessori. Non ha una visione ed un progetto, e questo è ben chiaro dopo 3 anni. Non avendo idee proprie e cose da fare, si occupa a giorni alterni di Regione, Asl, Ruzzo, Ater, Provincia, vaccini, insomma, di competenze altrui, non sapendo cosa farsene delle proprie. Vive di una bulimia comunicativa e “selfista” con la quale cerca di coprire, di nascondere, il nulla condito dal niente di tre lunghi anni. Impari almeno a chiedere scusa, ad essere meno arrogante, meno maleducata e meno presuntuosa. Anche perché, si sa, la maleducazione e la presunzione accompagnano di solito i più incapaci, ed è questo il giudizio che i teramani danno, con poche eccezioni, rispetto a chi si presentò con il facile slogan del cambiamento e si è dimostrato, e di gran lunga, l’amministrazione più inadeguata, nei modi, nei contenuti e nei risultati che Teramo ricordi”.

 

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