Teramo, città del pedone e della bicicletta: l’ordine degli Architetti fa un appello alla futura amministrazione

Gli eventi atmosferici degli ultimi giorni hanno, letteralmente, fatto crollare la Teramo città del pedone e della bicicletta, danneggiando gravemente i percorsi ciclo-pedonali del parco fluviale, gli unici che costituivano un minimo di rete ciclabile a servizio della città.

L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Teramo, insieme alla sezione locale FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta, lanciano un appello ai candidati sindaci per le prossime amministrative, e alla futura amministrazione comunale, affinchè si portino avanti politiche che rendano la nostra città realmente a misura di pedone e di ciclista, portando a termine i progetti e le pianificazioni della precedente amministrazione (tra i quali il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, da approvare entro dicembre 2018) implementandoli con azioni concrete, sia a livello infrastrutturale che di progetto.

“In tutto il mondo ormai – sottolinea il presidente dell’Ordine, l’Architetto Raffaele Di Marcello – si è compreso che occorre permettere ai cittadini di scegliere il mezzo più vantaggioso per gli spostamenti urbani ed extraurbani, potenziando il trasporto pubblico locale e agevolando la percorribilità pedonale e ciclistica- Studi scientifici – continua Di Marcello – dimostrano che un efficiente rete di trasporto pubblico, ampie aree pedonali o a traffico limitato e percorsi ciclabili, rendono le città più attrattive, anche per gli operatori economici, con vantaggi per tutti”.

“Certo – prosegue l’Architetto Alessandro Tursi, vicepresidente nazionale di FIAB – la realizzazione di un’area pedonale o di una pista ciclabile senza alcuna programmazione non solo può rivelarsi poco efficace, ma a volte è anche inutile. Occorre quindi, come previsto anche dalla Legge Regionale n. 8 del 2013 e dalla recente Legge Nazionale sulla mobilità ciclistica n. 2 del 2018, pianificare la mobilità, favorendo il più possibile gli spostamenti senza l’uso dell’auto privata”.

“Non si tratta di demonizzare l’automobile – conclude Di Marcello – ma solo di restituire lo spazio urbano, spazio pubblico, alla fruizione di tutti, riportando piazze e strade, del centro storico e dei quartieri, ad altri usi che non siano solo quelli di parcheggio, ma quelli della socialità, dell’incontro, del vivere la città. E ciò farà bene alla qualità della vita di tutti ma anche all’economia del commercio e del turismo”.

Architetti e FIAB, quindi, si dicono disponibili a supportare la futura amministrazione nelle giuste scelte che possano rendere, realmente, Teramo una città del pedone e della bicicletta, con azioni immediate e una giusta pianificazione e chiedono ai candidati sindaco di inserire, nei loro programmi, il tema della mobilità sostenibile, tema che, oggi, non può essere più ignorato o sottovalutato.

Impostazioni privacy