Teramo, bilancio Ruzzo Reti. Parlano i sindaci dissidenti VIDEO

Il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, affiancato dai colleghi Giovanni Melchiorre di Bellante e Giuliano Galiffi di Mosciano, ha spiegato in giornata perché alcuni sindaci ieri non hanno votato il bilancio della Ruzzo Reti.

I dalbertiani sostengono che il piano industriale della società acquedottistica è ormai inadeguato. Ma c’è altro. L’attuale piano prevedrebbe un aumento della spesa corrente che porterebbe poi l’azienda nel 2023 al default.

Motivo per cui D’Alberto e company chiedono una inversione di rotta immediata. Anche perché lo stato attuale delle cose porterebbe ad un aumento della tariffa sul costo dell’acqua, a carico dei cittadini. Si attende ora una risposta immediata da parte del consiglio di amministrazione della Ruzzo Reti per un incontro.

Il sindaco di Bellante Melchiorre ha sottolineato come ieri in assemblea i sindaci dissidenti fossero pronti per un confronto. Ma la situazione ha preso un’altra piega. E non sono mancate le critiche al presidente della Provincia Diego Di Bonaventura che si è schierato apertamente col Ruzzo. D’Alberto lancia un messaggio chiaro e chiede dunque trasparenza nella gestione della società acquedottistica. 

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