Teramo, Berardini sul Ruzzo: “Invece di minacciare i 5S, si dovrebbe tutelare l’acqua”

“Dopo le esternazioni del Presidente del Ruzzo Alessia Cognitti, riteniamo che le minacce di querela espresse da quest’ultima nei confronti dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Pina Ciammariconi e Cristiano Rocchetti siano assolutamente vergognose e prive di fondamento”. A dirlo è Fabio Berardini, deputato del Movimento 5 Stelle. 

“I due consiglieri, nella giornata di ieri, infatti, tramite un comunicato stampa hanno solamente criticato l’andamento dell’azienda negli ultimi anni, esercitando un diritto tutelato dalla costituzione e senza accusare alcuno personalmente – prosegue – È un dato incontestabile, tuttavia, che la Ruzzo Reti negli anni passati è stata gestita con metodi disastrosi, prestando poca attenzione ai costi in bolletta, ai pesanti debiti contratti e senza la minima accortezza per la tutela della nostra acqua. È altresì noto che l’Avvocato Cognitti sia diventata presidente del Ruzzo non tramite un concorso pubblico bensì tramite uno scambio di poltrone tra i membri dell’ex Consiglio di Amministrazione”.

“A questo si aggiunte la notizia di oggi della richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica per l’ex Presidente Forlini (che siede ancora all’interno del CdA) proprio in relazione agli episodi di inquinamento dell’acqua che noi tutti beviamo quotidianamente in Provincia di Teramo. Mi sembra altrettanto grave, inoltre, il Sindaco del Capoluogo teramano, Gianguido D’Alberto, abbia deciso di impugnare il rinnovo del consiglio di amministrazione della Ruzzo Reti, eseguito in violazione dello statuto e senza un concorso pubblico”, conclude il Deputato.

Per questo, secondo Berardini, “il Presidente Cognitti farebbe meglio a rispettare il proprio ruolo istituzionale senza minacciare querele prive di fondamento a consiglieri comunali. Essa dovrebbe impiegare il suo tempo, invece, per tutelare la nostra acqua e per interrogarsi se questo Consiglio di amministrazione, formatosi con uno scambio di poltrone sia realmente legittimo ed eticamente accettabile”.

LA RISPOSTA. “Ritengo importante – afferma la presidente di Ruzzo Reti Spa, Alessia Cognitti – rispondere alle esternazioni dell’Onorevole Berardini. In primis mi preme sottolineare come non sia mio costume parlare senza cognizione di causa, pertanto non era in alcun modo mio intento “minacciare” i consiglieri Rocchetti e Ciammariconi ma semplicemente dichiarare quanto ho provveduto a fare, ossia redigere a nome del Consiglio di Amministrazione una puntuale querela per diffamazione in ordine alle gravissime accuse mosse nel comunicato diffuso nella giornata di ieri, lesive dell’onore e della reputazione dei singli componenti del Cda e della Società che rappresento. Ho sperato che il Movimento Cinque Stelle rettificasse le espressioni diffamatorie utilizzate, come “gestione clienterale” o “gestione allegra”, tuttavia non solo questo non è avvenuto, ma i vertici addirittura insistono, difendendo una forma di comunicazione approssimativa e populista. Infine, mi duole dover rammentare ad un Onorevole e giovane collega come nessuna norma di legge imponga ad una Società per Azioni quale la Ruzzo Reti, ancorché partecipata, l’espletamento di un concorso pubblico per la scelta della governance. Ancora mi duole ricordare come il Consiglio di Amministrazione della Società per Azioni venga votato e non nominato dai soci che, nel caso di specie, sono i sindaci dei 36 Comuni del nostro territorio, i quali si sono liberamente e democraticamente espressi e con i quali ho un confronto costante sulla gestione della Società. Ritengo, tuttavia, che il suo invito ad impegnarmi maggiormente nell’Ente sia frutto della scarsa conoscenza che, anche alla luce delle dichiarazioni odierne, l’Onorevole dimostra di avere sulla Ruzzo Reti Spa, pertanto in uno spirito costruttivo volto al benessere del nostro territorio ho il piacere di invitarlo nella nostra azienda dove avrà modo di constatare personalmente e per la prima volta la preparazione e la competenza dei nostri dipendenti, l’altisssimo profilo del lavoro messo in campo per tutelare il nostro acquifero e la professionalità ed eticità dell’odierno Consiglio di amministrazione”.

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