Sant’Omero, casa di riposo: Regione assente. L’appello alle istituzioni

Sant’Omero. Il silenzio della Regione e dell’assessore Fioretti sul destino della Casa di riposo di Sant’Omero.

 

Ad uscire allo scoperto è l’amministrazione comunale di Sant’Omero, guidata dal sindaco Andrea Luzii, che torna a “pizzicare” la Regione (e in particolar modo l’assessore Piero Fioretti) su quelle che sono le preoccupazioni sul futuro della struttura attualmente ospitata in locali alternativi, messi a disposizione dal Comune, in modo da evitare la chiusura.

In una nota, l’esecutivo ricorda gli interventi della Regione per la casa di riposo; dalla visita in campagna elettorale del Governatore Marco Marsilio e la presenza dell’assessore in due tavoli tecnici e del vertice nella casa di riposo lo scorso mese di agosto.

 

 

“Da allora assoluto ed assordante silenzio da parte dell’Assessore Fioretti e dunque della Regione Abruzzo”, si legge in una nota del gruppo Sant’Omero che Vogliamo. “L’Assessore sembra scomparso da Sant’Omero, impegnato forse in vicende più costruttive per la sua persona, ma certo un atteggiamento, il suo, che offende ed umilia l’intera nostra comunità, le venticinque famiglie che si troveranno a breve senza lavoro e, soprattutto, i suoi elettor”.

 

 

L’appello. “Noi lanciamo un ulteriore appello non solo all’assessore, ma anche agli altri eletti in Regione, in primo luogo al consigliere Di Matteo, autorevole esponente del partito più forte in Consiglio e rappresentate della Val Vibrata.

Da Di Matteo ci aspettiamo un segnale forte, chiaro e rapido a difesa di un territorio dove ha raccolto tanti voti di stima.

Non comprendiamo i motivi per cui l’Assessore Fioretti abbia interrotto la sua interlocuzione con le forze istituzionali su questo problema.

La latitanza della Regione e dei rappresentanti territoriali non è un bel segnale.

Fa trasparire la scarsa volontà di salvare la Casa di Riposo di Sant’Omero e, forse, nasconde il progetto di trasferire gli ospiti altrove per logiche politico-clientelari.

Tutto questo è inaccettabile, frutto di una logica di un potere nuovo, senza rispetto per le situazioni esistenti.

Il Comune di Sant’Omero non potrà farsi carico di mantenere il ricovero nella struttura transitoria più a lungo, troppi sono i costi di vario tipo”.

 

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