Sant’Egidio, apertura ridotta per l’ufficio anagrafe. Il “centrodestra” chiede al sindaco di tornare indietro

Sant’Egidio alla Vibrata. “La ricerca del gonfalone perduto, ha portato alla riduzione dei servizi per il cittadino”. Ironia e sarcasmo animano la nota del centrodestra santegidiese, gruppo di opposizione al Comune di Sant’Egidio alla Vibrata, che lamenta la scelta dell’esecutivo di ridurre i giorni di apertura al pubblico dell’ufficio anagrafe.

 

“Il sindaco Romandini  mentre cerca le chiavi per far partire la macchina amministrativa, tutt’ora ferma ai box, pensa  bene di ridurre i giorni di apertura dell’ufficio anagrafe e bloccare opere importanti per la collettività”, si legge in una nota.

 

Il sindaco, infatti, ha deciso di prevedere l’apertura al pubblico dell’ufficio nelle giornate di martedì, giovedì e sabato, dalle 9.30 alle 13.30.

 

 

“E’ un problema che noi conosciamo bene- continuano i consiglieri- considerate le critiche e le strumentalizzazioni dell’allora opposizione presieduta dallo stesso Romandini.

 

Una problematica quello dell’Ufficio Anagrafe che non è esclusiva del Comune di S. Egidio ma di tanti comuni italiani.

 

Pensare però di risolvere l’annoso problema, riducendo a tre i giorni di apertura e bloccando di fatto il servizio in giorni chiave come il lunedì, mercoledì e venerdì,, non ci pare la soluzione migliore.

 

Nella passata legislatura, ci siamo trovati a dover fronteggiare diverse emergenze, dovute alla carenza del personale, ma non abbiamo nascosto come si dice la testa sotto la sabbia.

 

Ci siamo assunti tutte le nostre responsabilità, ci abbiamo messo la faccia, intervenendo anche in prima persona per cercare di limitare i disagi.

 

Chiediamo al primo cittadino di fare un passo indietro e trovare soluzioni alternative per il bene di tutta la comunità.

 

Del resto, criticare quando si è dall’altra parte è semplice, dare risposte concrete e risolvere i problemi quando si è chiamati a farlo è più difficile”.

 

 

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