Ruzzo e ponte di Castelnuovo, Di Marco (Castellalto): “Berardini sia più umile”

In merito alle recenti dichiarazioni del deputato del Movimento 5 Stelle, Fabio Berardini su Ruzzo e ponte di Castelnuovo, interviene al proposito il sindaco di Castellalto, Vincenzo Di Marco.

“Vi è ormai una deliberata volontà da parte dell’On. Berardini di ricerca di responsabilità e di imputazioni di colpe, strumentali alla sua necessità di visibilità politica. Le polemiche sulla realizzazione del nuovo ponte e sul Ruzzo ne sono la dimostrazione – dice il primo cittadino – Certamente la Provincia nelle gestione di un’importante opera, quale è il nuovo ponte sul Vomano, non si è distinta per doti di velocità. Ma la complessità della procedura, il contenzioso durato oltre un anno dopo la gara d’appalto, la riorganizzazione interna, il cambio dei dirigenti e la gestione delle emergenze quale neve e terremoto, sono certamente elementi non trascurabili e che pesano nell’economia dei tempi come macigni. La lettera che lui pubblica del Dipartimento delle Opere Infrastrutturali della Regione Abruzzo è di per sé un atto dovuto di risposta ad un parlamentare che chiede legittime informazioni. Posso però garantire che riguarda fatti e circostanze datate che da settembre 2018 la Provincia ha sanato e riscontrando puntualmente tutte le richieste e le evidenze poste dalla Regione Abruzzo. Da Agosto in poi gli uffici tecnici della Provincia e l’Amministrazione hanno,  con molta dedizione, umiltà e con un lavoro complesso, fornendo anche le dovute scuse, riscontrato tutte le note della Regione Abruzzo e avviato la procedura, che ha portato all’approvazione del progetto esecutivo e alla consegna dei lavori avvenuta in data 29/10/2018. Tutto testimoniato da una fitta corrispondenza che è culminata con la di concessione della proroga da parte del Dipartimento Regionale per lo svolgimento dei lavori fissata al 31-12-2019”.

E ancora: “Oggi vi è un fatto nuovo,  che consiste nella richiesta di rescissione del contratto da parte dell’impresa aggiudicataria, dopo che era stata convocata in data 7 marzo scorso per la consegna della parte più importante del lavoro, ovvero la costruzione del ponte. Non se ne conosco i motivi di questa nuova volontà espressa dalla ditta e nemmeno mi interessano.  Quello che mi interessa sopra ogni cosa, come Sindaco e Consigliere Provinciale, è che l’opera si faccia e partano i lavori al più presto, secondo le procedure di appalto previste dalla legge. La situazione sicuramente è critica ma non irrimediabile. E’ l’unico obiettivo politico-amministrativo e imperativo è fare l’opera entro 180 giorni. Questo è il tempo necessario per le lavorazioni, che incontrerebbero il favore della bella stagione che sta arrivando, evitando di perdere fondi e questa opportunità concreta di costruire un’opera utile e richiesta da tanti cittadini e aziende del territorio.  All’on. Berardini, che ha prodotto legittimamente accesso agli atti, suggerisco un po’ più di umiltà e rivolgo a lui l’invito a venire in provincia per una riunione di verifica puntuale dello stato dell’arte del nuovo ponte e magari farsi parte attiva nel condividere la complessità e le difficoltà incontrate e dare una mano per avviare i lavori.  Dico subito che qui non abbiamo analisi di costi benefici da leggere, ma esigenze concrete di una grande parte di territorio della provincia che merita attenzione e rispetto”.

Di Marco invita “a fare lo stesso anche sulla vicenda Ruzzo verso la quale ha rilasciato sempre in questi giorni anche qui dichiarazioni improbabili e anche istituzionalmente offensive nei confronti di 26 sindaci soci e proprietari dell’azienda, che hanno eletto all’unanimità un presidente e un consiglio di amministrazione, a cui va il pieno sostegno per il lavoro difficile da fare. Una società pubblica il Ruzzo, che conta circa 300 dipendenti e che finalmente  da qualche anno si è rimessa con molta difficoltà in carreggiata, onorando debiti con imprese private e comuni, evitando il fallimento, che avrebbe provocato danni economici ingenti a tutti i creditori e precarizzato il sistema di gestione del sistema idrico integrato. Il suo incarico di prestigio mal si concilia con le parole poco adeguante pronunciate sulle questioni politiche e amministrative provinciali. Il suo ruolo imporrebbe un po’ più di riflessione, adeguatezza e autorevolezza nella soluzione delle tematiche”.

 

 

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