Roseto, polemica Capo di Gabinetto: Urbini contro il PD

Roseto. “Il PD, ormai, sbaglia pure il bersaglio, invece di rispondere al Movimento ‘Roseto al Centro’ che portava all’attenzione della stampa la questione relativa al Capo di Gabinetto, muove un attacco personale alla sottoscritta che ne è solo la Presidente (neppure il Segretario politico)”.

 

Lo ha dichiarato Maristella Urbini, Presidente Movimento Politico “Roseto al Centro”. aggiungendo “e come se oggi mi scagliassi contro le persone di Simone Aloisi o Giuseppe Di Sante (rispettivamente Segretario e Presidente del PD locale) dimenticando che parliamo di questioni politico/amministrative e non di questioni private. Personalmente, nei miei commenti, non ho mai nominato la persona del sindaco – né ho richiamato la sua professione – ho sempre fatto generici riferimenti ‘all’Amministrazione’ – perché l’attività di amministratore non può e non deve essere confusa con il lavoro affinché non si riverberi negativamente su di esso; vedo, però, che lo stesso trattamento non è stato riservato alla mia persona dal “gruppo” del mio collega Sabatino Di Girolamo che – in spregio al rapporto di colleganza – non ha impedito che venissero pubblicate quelle che possono essere definite delle vere e proprie offese personali e accuse diffamatorie di indubbio rilievo penale”.

“Stigmatizzato il livore verso la sottoscritta, di cui è intriso l’articolo, rilevo – aggiunge l’ex vicesindaco – che l’unico contenuto ‘politico’ del comunicato PD è un nuovo estremo tentativo di difesa del Sindaco Di Girolamo (che in quanto avvocato avrebbe potuto difendersi da solo e non celarsi dietro una sigla) e di attribuzione degli errori agli uffici.  Poiché il mio titolo di avvocato è stato più volte richiamato nel comunicato del PD, con tono denigratorio, mi corre l’obbligo di ricordare a chi di dovere che il Sindaco Sabatino Di Girolamo, navigato politico sulla scena da oltre 20 anni, ‘sia da avvocato che da ex amministratore di questo Comune dovrebbe sapere che l’articolo 50 del D.lgs 267/2000 – TUEL pone tutte le attività dell’Ente sotto la sua responsabilità; onori ed oneri, quindi. Per la legge, (non per la Urbini) il Sindaco è l’organo ‘responsabile dell’amministrazione del Comune’; sovrintende ‘al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti’ (art. 50 nn. 1 e 2 – TUEL).  E’ sempre il Sindaco che nomina i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna secondo le modalità ed i criteri stabiliti dagli art. 109 e 110, nonché dal rispettivo statuto e regolamento comunale (Art. 50 comma 10 TUEL). Nel caso che ci occupa, il sindaco – nonché avvocato, Sabatino Di Girolamo, avrebbe dovuto sapere che la regolarità della convocazione andava rigorosamente verificata, prima di procedere alla sottoscrizione del verbale di nomina della vincitrice dr.ssa Di Cesare. Quindi, continuare a scaricare le responsabilità sugli altri, crocifiggendo l’impiegata autrice dell’errore, è il modo che Di Girolamo ha scelto per screditarsi agli occhi dei cittadini che invece cercano in un Sindaco la figura politica di riferimento”.

“Se poi, il PD, insiste con il concetto di estraneità del Sindaco agli errori dei dipendenti comunali, allora anche il buon Pavone è estraneo agli errori di bilancio dell’Ufficio Ragioneria. Due pesi e due misure no, non è da persone oneste”, conclude Urbini.

 

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