Roseto, ‘l’infinta storia di Villa Clemente: no alla demolizione’

Roseto. “Qualunque sarà il progetto per Villa Clemente, la cosa certa è che  l’immobile sarà demolito”.

E’ questo l’incipit di un articolo apparso sui media qualche giorno fa, che equivale ad una condanna a morte per la  stupenda struttura che, insieme al suo parco verde, dà lustro alla zona nord della città.

E’ il commento di Forza Italia Roseto, spiegando che “la frase sa dell’incredibile se si pensa che per la sua  ristrutturazione c’è già il progetto (Tetrakis) e ci sono persino risorse per 5
milioni di euro (Bando per la rigenerazione urbana). Il recupero, a detta dei tecnici, è ancora possibile (il tetto sfondato non osta); la città vuole il suo teatro e spazio Culturale, ma il Sindaco Nugnes non ascolta, ha deciso che sarà abbattuta ed ha già chiesto il trasferimento dei fondi al Ministero ignorando, peraltro, il D.lgs 42/2004 oltre ai vari vincoli che comunque
insistono sulle ville storiche o costruzioni d’epoca. Questo è un modo cieco di fare politica, che impone dall’alto le sue decisioni senza ascoltare la volontà dei cittadini.

Chi legge, quindi, non comprende le ragioni di simili scelte che sono – evidentemente – da ricercare in ambiti sconosciuti ai più, essendo palesemente incongrue le motivazioni addotte – a giustificazione della censurabile presa di posizione e, precisamente: alcuni non meglio precisati lavori presso la Villa Comunale (che già ha avuto il suo finanziamento ed è
già in ristrutturazione) e il recupero dell’Arena 4 Palme (per cui dovrebbe essere presentato autonomo progetto).

Ritengo che la ricerca e la tutela delle proprie radici appartenga alla Cultura e alla Civiltà di ogni popolo, quindi, ad ogni cittadino; la conservazione di ciò che resta del patrimonio storico della nostra città è una priorità – specie se esiste già un progetto e la relativa copertura finanziaria. Leggere che Villa Clemente dovrà essere necessariamente abbattuta, qualunque sia il
progetto che sarà realizzato, sa di abuso, di scarsa considerazione della volontà della cittadinanza, di violazione del diritto all’identità culturale – e dà l’esatta misura del grado di Cultura di chi ci amministra. Villa Clemente è patrimonio di tutti, non dell’amministrazione in carica, non si tocca. Invito quanti volessero impegnarsi per la tutela e la salvaguardia della Villa a contattareforzaitalia.rosetoab@gmail.com.”, conclude.

 

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