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Politica Teramo

Roseto, Fratelli d’Italia chiede l’intitolazione di un parco ai Martiri delle Foibe

Roseto. Il circolo di Fratelli d’Italia ha depositato una mozione consiliare per chiedere l’intitolazione di una zona verde nell’area nord della Città a memoria dei martiri delle Foibe e degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia.

“Con questa nostra mozione, che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale, vogliamo chiedere che venga finalmente dedicato uno spazio pubblico in ricordo delle migliaia di nostri connazionali barbaramente uccisi o costretti all’esilio”, dichiara Francesco Di Giuseppe coordinatore comunale di Fratelli d’Italia.

“Ringrazio i consiglieri comunali di opposizione Angelo Marcone, Enio Pavone e Alessandro Recchiuti per aver sostenuto la nostra mozione assumendosi l’impegno di parlare di uno dei capitoli più bui della storia italiana del Secolo scorso: 350.000 italiani dovettero scappare e abbandonare la loro terra, la loro vita, incalzati dalle bande armate jugoslave. Decine di migliaia furono uccisi nelle Foibe o nei campi di concentramento. Una persecuzione perpetrata contro gli italiani della costa orientale dell’Adriatico. Per tanti le Foibe, cavità carsiche caratteristiche di quella terra, diventarono tombe comuni”.

“Siamo certi – spiega il coordinatore comunale FdI – che la mozione verrà accettata, è un atto doveroso, dato che Roseto è forse una delle ultime città d’Italia che non ha ancora insignito nessun luogo pubblico al Ricordo della tragedia delle Foibe, nonostante sia stata anche sede di esilio di Giuliano-Dalmati tra cui spicca la figura di Antonio De Micheli, giornalista e poeta irredentista che dall’esilio fino alla morte visse nella nostra Città”.

“Un luogo necessario, in cui ricordare questa tragedia e nel quale organizzare degnamente delle formali iniziative a cui auspichiamo l’Amministrazione Rosetana possa prenderne parte con i suoi gonfaloni e insegne già dal prossimo anno perché è fondamentale continuare a diffondere la conoscenze di questi drammatici fatti storici, per sensibilizzare la cittadinanza e soprattutto le giovani generazioni”, conclude Di Giuseppe.