Roseto, giovedì nuovo Consiglio Comunale. Si torna a parlare del centro del riuso

Sicurezza, eliminazione dell’imposta di soggiorno e soprattutto l’approvazione del progetto per la realizzazione del centro del riuso e di raccolta dei rifiuti.

Sono i tre principali punti che saranno dibattuti nel consiglio comunale di Roseto fissato per giovedì prossimo, dopo il rinvio di due settimane fa a causa del malore che aveva colpito l’assessore Nicola Petrini. Il delegato alla manutenzione e all’ambiente stava relazionando sul progetto relativo alla realizzazione del centro del riuso quando ebbe un calo di pressione.

Fortunatamente nulla di grave, ma la seduta fu sospesa. Dunque si riparte dal progetto esecutivo, che dovrà essere approvato e che prevede la realizzazione di una struttura nella zona sud della città, in via Fonte dell’Olmo. Petrini ha garantito che non si tornerà indietro, che il sito scelto non crea alcun danno alla città ma, anzi, ne favorisce l’uso per i rosetani che avranno così un impianto dove portare i loro rifiuti, alcuni dei quali potrebbero finire anche nella filiera del riuso.

Per quanto riguarda invece la mozione sulla sicurezza, le forze di opposizione chiedono un servizio maggiore di pattugliamento della polizia locale. Sotto questo aspetto, il Comune dovrebbe procedere con l’assunzione di nuovi vigili per implementare il numero degli agenti, ridotto ai minimi termini: ne sono appena 10, oltre a 3 amministrativi. Mentre negli anni ’90 se ne contavano almeno 20. E poi servono anche più telecamere.

A tale proposito, ne verranno installate alcune agli ingressi della città, compresa la frazione di Cologna Spiaggia. Per quanto riguarda l’eliminazione dell’imposta di soggiorno che è stata proposta da alcune forze politiche della minoranza, l’Ente sa che quest’anno nella migliore delle ipotesi ci sarà circa il 70 per cento in meno delle presenze turistiche.

E se verranno incassati da 40 a 70mila euro con l’imposta di soggiorno, sarà tutto grasso che cola da investire per nel settore turistico aiutando le imprese turistiche come chiede Marco Angelini di Italia Viva.

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