Roseto, “Di Girolamo inadeguato a guidare la città. Si dimetta”. L’attacco di “Roseto al Centro”

Enio Pavone e il suo movimento Roseto al Centro tirano le orecchie al sindaco Sabatino Di Girolamo in merito alla vicenda dei debiti fuori bilancio e lo invitano a dimettersi per dare la possibilità ai rosetani di tornare al voto.

Sulla questione debito, la somma iniziale si aggirava attorno ai 2milioni di euro, ridotta poi a meno di un milione e mezzo. Per il primo cittadino rosetano i responsabili della difficile situazione finanziaria del Comune sono state le scelte fatte a suo tempo dall’allora sindaco Pavone. Che però non ci sta. Così il movimento politico Roseto al Centro prende le difese di Pavone e bacchetta Di Girolamo ricordando che in campagna elettorale tre anni fa promise una città più pulita e curata, più sicura, una riduzione delle imposte.

Per il presidente del movimento, Maristella Urbini, promesse non mantenute: città più sporca, meno sicura dopo non essere riuscita ad ottenere la sede del commissariato di polizia, tasse aumentate a dismisura.

“Il buon Di Girolamo, che ben conosceva la situazione debitoria dell’Ente”, ricorda la Urbini, “per averla determinata quale amministratore (assessore e consigliere) nei 15 anni precedenti, al suo insediamento ne prese le distanze scaricando tutte le responsabilità sull’ex sindaco Pavone. Per avvalorare la sua tesi, non appagato dalla gogna mediatica cui aveva esposto il suo predecessore, presentò una denuncia alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica (scrivendo la pagina più brutta nella storia politica rosetana). E lo scarica barile ricorre ogni qualvolta si palesa la manifesta incapacità della Giunta di Girolamo”.

Un anno fa circa il sindaco aveva annunciato un risanamento del bilancio. Ma di recente è tornato anche a sottolineare le difficoltà in seno allo stesso bilancio per la situazione debitoria, in palese contraddizione con le dichiarazioni fatte a suo tempo. Roseto al Centro quindi vuol capire il bilancio se è sanato oppure no. E si sofferma su alcuni aspetti: che destinazione ha avuto l’introito dell’imposta di soggiorno, quale invece i proventi dei parcheggi a pagamento e perché in bilancio di previsione 2019 sono state inserite le somme da restituire ai cittadini per gli aumenti della tari che il Tar ha dichiarato non legittimi.

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