Ricostruzione, mobilitazione permanente dei sindaci del centro italia: “Ci sentiamo presi in giro”

“Ci sentiamo presi in giro”. Non usano mezzi termini i sindaci del cratere sismico centro Italia che si sono ritrovati questa mattina a Teramo in piazza Orsini, nel luogo simbolico di un Municipio ancora chiuso (e poi traslocato) proprio per effetto delle scosse di terremoto. C’erano diversi sindaci del territorio teramano, oltre al primo cittadino Gianguido D’Alberto ed il presidente della Provincia di Teramo, Diego Di Bonaventura, ma anche Nicola Alemmano, sindaco di Norcia, Maurizio Mangialardi coordinatore nazionale Anci regionale Sindaco di Senigallia, Aleardo Petrucci sindaco del Comune di Arquata del Tronto, Enrico Diacetti Segretario generale Anci Lazio e Luciano Lapenna Presidente regionale Anci Abruzzo.

Tutti insieme per chiedere risposte concrete al governo, soprattutto per via di uno sblocca cantieri che non convince.

“La nostra mobilitazione permanente proseguirà non solo in relazione allo sblocca cantieri, ma per tutto il percorso che sembra essere ancora necessario per avere delle risposte – sottolinea D’Alberto – La legge di conversione non ha dato risposte reali, né sul personale di cui ci sarebbe bisogno, né sulla semplificazione della burocrazia… è una presa in giro, non c’è vera percezione della situazione di grave emergenza in cui ci troviamo”.

E ancora: “Siamo finiti in coda rispetto alle altre emergenze del nostro territorio – conclude il primo cittadino di Teramo – Non ci fermeremo perché qui c’è in ballo il nostro futuro”.

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