Ricostruzione, D’Alberto: “Ancora incertezza su numero di case Ater da comprare”

Il sindaco di Teramo e presidente ANCI Abruzzo, Gianguido D’Alberto ha commentato così il tavolo sulla ricostruzione che si è svolto ieri in Provincia a Teramo con la firma di due decreti, da parte della Regione Abruzzo, che consentiranno di avere maggiore personale per le pratiche. 

“E’ un risultato ottenuto a seguito della mia azione assieme a quella di tutti i sindaci e del Presidente della Regione; a questo punto chiediamo a USR, Regione e struttura commissariale di accelerare le procedure perché tale personale entri finalmente in attività e i Comuni possano procedere allo svolgimento in particolare delle pratiche di ricostruzione leggera”.

Per D’Alberto, però, “restano forti criticità su altri aspetti. Il primo: la proposta, che viene su sollecitazione della struttura commissariale, di rimodulazione dei finanziamenti per opere pubbliche inserite all’interno dei precedenti piani stralcio; si tratta di uno spostamento di risorse che attualmente sono in capo ai Comuni e ad altri enti locali, per destinarli ad altre finalità. Questa operazione, presentata come mero utilizzo di risorse non ancora utilizzate da Province e Comuni in ritardo sulla progettazione, è assolutamente inaccettabile. Lo dico anche nella veste di Presidente ANCI, perché ancora una volta dobbiamo registrare un’offesa verso i Comuni, i territori terremotati, le località del cratere. In questo quadro va detto che gli uffici del Comune di Teramo stanno procedendo, nonostante tutte le criticità normative sulla ricostruzione pubblica, all’attivazione delle risorse previste all’interno dei finanziamenti. Ma, in qualità di sindaco, manifesto preoccupazione per due strutture che fanno capo alla Provincia di Teramo, per le quali si rischia di perdere finanziamenti: il COMI e la Casa del Mutilato; chiedo che queste somme non vengano tolte alla Provincia: a prescindere dai ritardi sull’avvio della progettazione, in tali casi non si può far gravare sugli enti locali, ed in particolare sulla Provincia, ente tra l’altro che in questi anni è stato anche depotenziato“.

E ancora: “Altro tema importantissimo, quello relativo alla Case ATER. Ancora una volta registriamo incertezza sul numero di abitazioni che verranno acquistate definitivamente dall’ATER su impulso della Regione; noi abbiamo sospeso il procedimento a tutela degli interessati, chiedendo chiarezza, numeri esatti. Al momento si parla di 86 case per il nostro Comune ma il percorso deve essere completato perché tali numeri sono diversi rispetto a quelli del primo bando che prevedeva circa 150 case da assegnare nel Comune di Teramo. Infine, i sindaci hanno colto l’occasione per ribadire l’esigenza di nominare un Commissario forte, che superi le criticità della precedente esperienza, politicamente autorevole, che sappia farsi reale interprete delle istanze dei territori a Palazzo Chigi”.

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