Nuovo ospedale, Teramo 3.0 propone di farlo in contrada Casalena

Il gruppo consiliare di Teramo 3.0 propone di ubicare il nuovo ospedale in contrada Casalena.

“L’ex Direttore Generale della ASL di Teramo, Roberto Fagnano, ha annunciato lo stanziamento governativo di 83 milioni di euro che sarebbero immediatamente disponibili, ai quali andrebbero aggiunti altri 40 milioni che lo stesso Fagnano ha promesso di reperire, al fine di raggiungere quei 125 milioni che consisterebbero nella metà dell’investimento complessivo, sulla scorta dell’ipotizzato investimento privato dell’ulteriore 50% del totale che sarebbe a carico della società aggiudicataria del Project Financing dell’opera – dicono dalla civica – Siffatto contesto abbisogna di adeguato approfondimento sulla ubicazione dell’infrastruttura, per la quale la stessa ASL ha espresso una preferenza per la località di Piano d’Accio, mentre molti quartieri ritengono più profittevole la stessa Villa Mosca e, da ultimo, il sindaco di Crognaleto ha ipotizzato anche Villa Tordinia. Noi ci permettiamo di avanzare un’ulteriore ipotesi, quella relativa a Contrada Casalena la quale, come si evince agevolmente dalla foto aerea allegata, si trova al contempo immediatamente a ridosso del centro cittadino, della Strada statale n. 80 e dell’uscita della Superstrada Teramo-Mare”.

E ancora: “Logisticamente la località abbisognerebbe solo di un breve e semplice adeguamento della viabilità, constatato che la collina di Casalena risulta sia urbanisticamente destinata ad una vocazione sanitaria, e sia già di proprietà della ASL di Teramo che ivi ha in esercizio taluni presidi sanitari. A ciò si aggiunga che sotto l’aspetto della salubrità la zona collinare è particolarmente indicata, al pari di Villa Mosca, per un luogo di cura, al contrario della zona di Piano d’Accio che è al livello del fiume Tordino, con le connesse problematiche relative alle zone alluvionabili, all’adeguamento urbanistico, ad una maggiore presenza degli insetti, ad una minore ventilazione, a maggiore afa estiva e superiore umidità invernale”.

Teramo 3.0 sottolinea che “la consistenza dell’area, sotto l’aspetto dell’estensione delle superfici utili, appare assolutamente sufficiente per l’edificanda infrastruttura, e anche l’estrema vicinanza dei quartieri più popolosi della città giova ad avvantaggiare la presente ipotesi. Tale scelta progettuale rappresenterebbe una condizione logistica funzionale per le esigenze della città capoluogo e baricentrica sull’asse mare-montagna attraversato dalla strada statale n. 80, vicina e facile da raggiungere sia dalla costa che dalle aree interne”.

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