Nereto, piattaforma rifiuti liquidi: il consiglio comunale e le reazioni

Nereto. Un consiglio comunale fiume, aperto anche al contributo dei presenti, al termine del quale, le posizioni restano distanti. Non certo per la collocazione della piattaforma dei rifiuti liquidi (non pericolosi), sulla quale le posizioni erano, e sono analoghe, ma soprattutto sulla strategia da seguire.

 

E così in sede consiliare la minoranza, che aveva chiesto la convocazione dell’assise civica, ha presentato e votato una propria risoluzione. La maggioranza, invece, che aveva chiesto di rinviare la votazione e di approntare una proposta diversa, si è astenuta sulla tematica. Ma la lunga discussione in consiglio (convocato dai gruppi di Nereto Democratica, Servire Nereto e M5S), è in qualche maniera proseguita a consiglio chiuso. Il sindaco Daniele Laurenzi, infatti, ha diffuso una nota nella quale spiega la posizione dell’esecutivo. Ma non nasconde il rammarico per quelli che sono stati gli sviluppi futuri.

 

“Il contenuto del provvedimento non ha consentito al gruppo di maggioranza di votare favorevolmente ma abbiamo deciso di astenerci in quanto abbiamo riscontrato alcune criticità e contraddizioni afferenti aspetti di natura tecnica inoltre lo stesso presentava oggettivi elementi ostativi in termini giuridici, per di più con il parere non favorevole in merito alla regolarità tecnica del provvedimento in ordine alla legittimità, regolarità e correttezza dell’azione amministrativa e della sua conformità alla vigente normativa. La maggior parte degli argomenti delle trattazioni da deliberare infatti rientrava nelle competenze, nelle valutazioni e, comunque, nelle prerogative di Enti sovraordinati, Provincia e Regione, e soprattutto nelle competenze specifiche di Enti individuati quali preposti al rilascio dei pareri ed autorizzazioni in materia ambientale, quali Ruzzo, Arta, Asl, principalmente è da precisare che il procedimento VIA è di competenza regionale non comunale”.

 

 

 

 

Conferenza dei capigruppo. Il sindaco, inoltre, ha convocato per oggi una conferenza dei capigruppo per definire meglio l’atto di indirizzo amministrazione di incaricare un esperto del settore. Il tutto da fungere di supporto all’ufficio tecnico e al sindaco, per analizzare meglio alcuni aspetti e prendere parte poi alla successiva conferenza dei servizi con dati oggettivi.

“Questo a tutela innanzitutto della cittadinanza e quindi dell’Ente comunale scongiurando così eventuali danni economici connessi al generarsi di possibili contenziosi e profili di altra natura”, aggiunge Laurenzi. “I Consiglieri di minoranza hanno voluto comunque votare a favore il loro documento (assente il consigliere Masi per malattia) e questa mattina, purtroppo, non hanno partecipato alla conferenza dei capigruppo accampando scuse e sostenendo “che la conferenza dei capigruppo debba essere convocata in tempi più congrui per consentire di organizzarsi vista l’importanza dell’argomento”. Resto attonito da tale grave presa di posizione che non tiene conto dell’urgenza di prendere delle decisioni vista l’importanza dell’argomento e quando ricorrono i presupposti dell’urgenza il Sindaco può convocare anche verbalmente la conferenza e in qualsiasi momento. Registriamo dunque l’ennesimo comportamento strumentale da parte dei consiglieri di minoranza (escluso Masi) e dei loro rispettivi gruppi politici del PD e del M5S, che non ritengono ci sia l’urgenza di riunirsi e discutere oltre che procedere nell’incaricare un Ingegnere Ambientale. Da Sindaco non sono, allo stato attuale, nelle condizioni per poter esprimere un giudizio positivo o negativo sul progetto in questione.

 

Ribadendo che il parere favorevole al progetto è stato rilasciato  30/09/19 con Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (VIA) dopo un iter procedimentale durato due anni laddove la comunicazione di avvenuta pubblicazione della documentazione e richiesta verifica adeguatezza e completezza , datata 17 ottobre 2017 risulta pervenuta al protocollo del Comune il 18 ottobre 2017 e ai sensi della citata normativa, l’Autorità Competente, le Amministrazioni e gli enti interessati, erano tenuti, entro 30 ( trenta) giorni dalla pubblicazione dell’istanza progettuale ( 13/10/2017) a verificare l’adeguatezza e la completezza della documentazione, procedendo, ove necessario, a richiedere alla ditta proponente, notiziando la Regione, eventuali integrazioni o eccezioni, successivamente solo dopo il ricevimento delle integrazioni ( sono agli atti quelle dell’Arta e del Ruzzo ) si sarebbe proceduto alla pubblicazione dell’Avviso (01/12/2017) dove decorreranno ulteriori 60 (sessanta) giorni per la presentazione delle osservazioni da parte del pubblico interessato.

 

Non devo insegnare niente a nessuno però è evidente che tra l’ottobre e il novembre dell’anno 2017 né il Sindaco in carica né gli amministratori hanno prodotto eccezioni nei tempi e termini procedimentali, né hanno avvertito la necessità di informare la cittadinanza e successivamente neanche partiti politici come il PD ( gli unici che sapevano) o associazioni o semplici cittadini hanno prodotto osservazioni (forse perché ignari di tutto? A causa del silenzio dell’amministrazione ancora  in carica nell’ottobre e novembre 2017 ? ). Ebbene solo ora qualcuno avverte l’urgenza e il bisogno di adoperarsi affinché tutti i cittadini possano essere informati sul progetto relativo all’installazione di un impianto di trattamento di rifiuti liquidi non pericolosi, solo ora qualcuno dice NO, solo ora si invita l’attuale sindaco a partecipare in consessi come quelli del comitato VIA, pur sapendo che non lo prevede il procedimento, solo ora qualcuno invita l’attuale sindaco non solo a partecipare ma si sostiene che finora non avrei risposto agli inviti delle Autorità.

 

Ho avuto conoscenza e contezza della procedura amministrativa regionale solo tra aprile e maggio del 2019 e ritengo di poter dire: siamo noi quelli che crediamo che invece occorreva valutare questo progetto per tempo e dare informativa dovuta alla cittadinanza. L’attuale amministrazione ha dovuto per forza maggiore attendere la chiusura del procedimento autorizzatorio e solo ora potrà partecipare alla Conferenza dei Servizi con la facoltà di poter circostanziare eventuali criticità attraverso dei consulenti, cosa di cui avremmo dovuto discutere oggi insieme alle minoranze. Capiamo gli impegni però qualcosa non torna anzi più di qualcosa. L’ Amministrazione non è nelle condizioni di poter dire No al progetto senza elementi certi che ad oggi non sono stati riscontrati. Al Consiglio di ieri sera si è mosso il “gota’ politico soprattutto l’apparato del PD e allora consentitemi un’ultima considerazione: premesso che non sono un esperto in materia di rifiuti e competenze Provinciali o Regionali, mi sembra comunque di ricordare che all’epoca, quando è iniziato il procedimento, l’amministrazione Comunale neretese era targata PD l’amministrazione Provinciale era targata PD e l’amministrazione regionale era targata PD.”.

 

 

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