Nereto, carenza di personale in Comune: l’ex sindaco fornisce i numeri

Nereto. Nel confronto elettorale, prossimo a partire, si innestano anche le recenti considerazioni del commissario prefettizio al Comune di Nereto, Alberto Di Gaetano, che ha lanciato accuse precise sulla politica, quella che a suo dire nel recente passato non “si è voluta occupare del personale” e che ora rappresenta, invece, una delle criticità della macchina amministrativa.

 

Una riflessione circostanziata sulla vicenda arriva da Giuliano Di Flavio, sindaco dal 2014 al 2017, che in una lunga nota offre nuovi spunti di riflessione.

 

“Il Commissario Prefettizio”, si legge, “ avrebbe dovuto chiarire a quale politica si riferisce quando afferma che “La politica non si è voluta occupare del personale” e poi “Al turnover dei lavoratori che sono andati via o in pensione non è stato dato seguito per cui non sono avvenute le sostituzioni facendo perdere le opportunità occupazionali” ed ancora quando dice “Nei bilanci non sono stati riportati i cosiddetti “resti occupazionali” dei lavoratori cessati negli anni precedenti”. Perché basta dare alcune cifre e qualche data per chiarire le responsabilità sulla gestione del personale”.

 

I numeri. “Nel Comune di Nereto”, sottolinea l’ex sindaco, “ negli ultimi 9 anni, sono andati in pensione ben 11 dipendenti di diversi settori: 4 nell’anno 2009, 3 nel 2010, 1 nel 2012, 1 nel 2014, 1 nel 2017 e 1 nel 2018. Il dipendente andato in pensione durante la nostra amministrazione è stato regolarmente iscritto nei cosiddetti “resti assunzionali” (quindi non è stato perso ma è stato recuperato con altra possibilità di assunzione).

Il dipendente andato in pensione nell’anno 2014 non è stato iscritto nel relativo piano assunzionale fatto dalla passata amministrazione per cui si è persa la possibilità di sostituirlo con altra assunzione. Tutti gli altri 8 dipendenti, dovevano essere sostituiti dall’amministrazione che ci ha preceduto che, invece, nulla di tutto ciò ha fatto. Vien da chiedersi, come mai dopo il pensionamento dei tre vigili urbani di Nereto (assunti a tempo pieno e indeterminato), nel lontano anno 2009, qualcuno ha deciso di assumere tre vigili a tempo parziale e determinato che, dopo aver svolto sei anni di servizio, non abbiamo potuto confermare né rimpiazzare con altri tre a causa delle vigenti norme?

E come mai dopo il pensionamento di due operai comunali, anche qui nel lontano anno 2009, chi di dovere non ha provveduto subito a riassumerne altri due, visto che ora (e solo ora) si lamenta per la mancanza di operai comunali? A molti sfugge che quando siamo entrati ad amministrare, all’Ufficio Tecnico era presente solo un geometra perché le altre due figure tecniche erano assunte come “staff del Sindaco” per cui hanno terminato il loro servizio il giorno dopo le elezioni.

Così come era stato lasciato sguarnito lo sportello dell’anagrafe coperto da un altro “staff del Sindaco” da noi sostituito con un dipendente comunale. Senza poi parlare dell’ufficio del personale fino a due anni fa inesistente nel Comune di Nereto perché soppresso ed oggi invece ripristinato e funzionante. Il Commissario sbaglia quando afferma che “Se non c’è chi firma il parere di regolarità tecnica, si blocca l’urbanistica o i lavori pubblici” perché oggi l’Ufficio Tecnico ha un responsabile tecnico architetto (finalmente con la giusta qualifica, come non era prima) ed un geometra che firmano quotidianamente gli atti.

Anche l’affermazione che la nostra amministrazione non ha voluto rimpiazzare il responsabile dell’anagrafe non risponde al vero perché si era già individuato un responsabile, già dirigente del settore anagrafe in altro comune, per il tempo necessario ad espletare il concorso, ma il Segretario non ci ha permesso di assumerlo non specificando il motivo del diniego”.

 

 

 

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