Montorio, rinegoziato prestito obbligazionario: “Il sindaco si piega alla banca”

Montorio. Il consiglio comunale di Montorio al Vomano ha approvato la rinegoziazione del prestito obbligazionario con Banca Intesa Sanpaolo (sottoscritto il 20 giugno 2005).

“Dopo una accesa discussione la maggioranza ha approvato un nuovo piano del sindaco Fabio Altitonante che impegnerà i cittadini montoriesi a pagare tre anni in più di mutuo e con un costo maggiore di 90 mila euro. Insomma dopo i vari annunci propagandistici contro le passate amministrazioni e la banca, è proprio il caso di dire che “la montagna ha partorito un topolino”, commentano consiglieri di minoranza Eleonora Magno e Andrea Guizzetti del gruppo Montorio Guarda Avanti.

“La proposta approvata è un fallimento fatto passare per trionfo. Dopo aver puntato il dito contro le precedenti amministrazioni per le presunte irregolarità che avrebbero caratterizzato l’accordo chiuso nel 2005, dopo aver prospettato l’avvio di un contenzioso legale qualora non fosse stato riconosciuto al nostro Comune un rimborso di oltre 3,5 milioni di euro reclamato come adeguato risarcimento da parte di Banca Intesa Sanpaolo S.p.A., dopo aver speso circa 10 mila euro di consulenze legali e finanziarie, sembra proprio che, dopo la risposta negativa della banca, si sia andati con il cappello in mano a chiedere di concludere un’operazione di ripiego per la comunità ma improvvisamente assai interessante per un’amministrazione che deve fronteggiare spese di cui discutiamo l’urgenza. Un’operazione apparentemente indispensabile a scongiurare il rischio di debiti fuori bilancio già da quest’anno”.

E ancora: “L’accordo di rinegoziazione approvato, nella sostanza, farà spendere circa 90 mila euro in più alla comunità, con un allungamento di tre anni dell’impegno finanziario dal 2025 al 2028: un sacrificio chiesto ai cittadini senza offrire un indirizzo strategico e una visione di paese. Un sacrificio che rende solo più comode le spese di dubbia necessità decise da questa amministrazione per noi non è un investimento”.

“Lo stesso professionista incaricato dall’amministrazione richiama più volte nella sua relazione la necessità di valutare operazioni di rinegoziazione alternative a quella approvata”; concludono i consiglieri. “Evidenziamo che la semplice riduzione del tasso praticato, portandolo dal 3,86% attuale al 2,886% (oggi 2,71%) avrebbe garantito un risparmio finanziario di circa 100 mila euro. In conclusione alla fine della sua propaganda il sindaco ha siglato una operazione peggiore rispetto alla tanto da lui criticata del 2005”.

La replica di Francesca Di Luigi, assessore al bilancio

“Con la rinegoziazione del prestito obbligazionario hanno vinto i cittadini montoriesi”. È il commento dell’assessore al Bilancio, Francesca Di Luigi. “Il sindaco, che ha illustrato il lavoro fatto in questi mesi, ha ben spiegato i vantaggi della rinegoziazione. Abbiamo anche chiarito che noi non siamo così supponenti da credere di saperne di più degli esperti di normativa e finanza, per questo ci siamo fatti supportare da tecnici, che ringraziamo. Sono stati loro a stabilire che la rinegoziazione fosse conveniente, dimostrando con dati e numeri che a livello finanziario pagheremo meno, liberando risorse fondamentali per la sopravvivenza e la crescita di Montorio. Se negli ultimi anni tanti cittadini sono fuggiti è anche perché non hanno trovato servizi e infrastrutture, ma hanno trovato un paese degradato, senza manutenzioni, senza cestini, senza panchine, senza parchi giochi, con strade dissestate. Tutto questo perché il bilancio comunale era bloccato dal prestito obbligazionario”.

Sulle parole dei consiglieri di opposizione, la Di Luigi precisa: “Tutti avevano capito che il prestito fosse da rinegoziare, ma nessuno è riuscito a farlo. Oggi spiace constatare che i sentimenti di rivalsa e invidia personale prevalgano sul buon senso: una sconfitta, mai accettata. Ormai una parte dell’opposizione è senza alcun pudore. La loro azione decennale di una Montorio di pochi è fallita e noi stiamo ricostruendo una Montorio di tutti, pensando soprattutto ai più deboli e ai più fragili”.

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