Martinsicuro, seduta di insediamento: Tassoni è il nuovo presidente del consiglio comunale

Martinsicuro. In attesa di conoscere le decisioni sulle deleghe da assegnare ai consiglieri, la prima seduta del nuovo consiglio comunale di Martinsicuro scivola via senza particolari problemi.

 

Nella seduta di insediamento del mandato bis del sindaco Massimo Vagnoni, infatti, è stata perfezionata l’elezione del presidente del consiglio: si tratta di Umberto Tassoni, che ha intercettato i voti della sola maggioranza, mentre le opposizioni si sono astenute sul tema. E su questa soluzione, prima dell’assise civica, c’è stato un chiarimento nell’ampio gruppo di maggioranza.

La prima seduta, dedicata essenzialmente agli adempimenti normativi, ha fatto registrare anche le esternazioni del consigliere Umberto Barcaroli, che ha ribadito la propria visione rispetto alle decisioni del sindaco nel disegnare la giunta, ricordando che l’amministrazione non deve perdere il suo civismo, altrimenti darò scelte diverse.
Al momento tutte le frizioni sembrano comunque appianate.

“Sono onorato della fiducia che mi è stata concessa dai colleghi consiglieri e dal Sindaco e sono pronto a ricoprire il mio incarico nel pieno rispetto del Consiglio, delle sue funzioni e del suo regolamento” dichiara il Presidente Tassoni, eletto nella lista di Progetto Comune.

“Nei cinque anni appena trascorsi da capogruppo e consigliere delegato alla partecipazione e decentramento, mi sono impegnato al servizio della collettività – spiega Tassoni – nel nuovo ruolo che l’assise mi ha assegnato sono pronto a mettere lo stesso impegno, la stessa passione e la stessa competenza, lavorando per garantire il corretto svolgimento dei lavori consiliari e la terzietà e l’imparzialità in cui questo prestigioso ruolo mi pone. Auguro in tal senso al Sindaco Vagnoni, alla Giunta ed ai consiglieri tutti, di maggioranza e di opposizione, un buon lavoro, auspicando che vi sia sempre il reciproco rispetto che il nostro ruolo ci impone e quell’impegno che la città ci chiede” conclude Umberto Tassoni.

 

 

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