Martinsicuro, lavoratori della Veco senza cassa Covid: il sostegno di Rifondazione

Il Circolo di Teramo del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea esprime pieno sostegno e solidarietà ai 50 lavoratori della Fonderia Veco di Martinsicuro, dichiarata fallita, che da due mesi non percepiscono la cassa integrazione covid per via degli assurdi ritardi nell’erogazione da parte di Inps e Governo.

 

 

I lavoratori della Veco hanno già perso il posto di lavoro e da settembre riceveranno le lettere di licenziamento senza alcuna prospettiva per il futuro. Ma oltre a ciò hanno percepito l’ultima cassa integrazione covid nel mese di marzo. La mancata erogazione dell’ammortizzatore sociale nei mesi di aprile e maggio sarebbe dovuta a due motivi: da un lato la modifica delle procedure da parte dell’Inps, dall’altro la mancanza della copertura economica prevista in quanto il governo non ha trasferito i fondi all’Inps.

Dunque, incredibile ma vero, l’Inps da due mesi “non ha i soldi” per pagare la cassa integrazione! Ed è stato confermato dalle autorità, che la mancanza di liquidità da parte dell’Inps è un problema a livello nazionale.

“Rifondazione Comunista appoggia la sacrosanta protesta dei lavoratori Veco, costretti a sopravvivere con le loro famiglie in questi mesi terribili tra difficoltà, rinunce e sacrifici”, commenta Mirko De Berardinis, segretario cittadino di Prc – Se Teramo. “Ci uniamo alle forze sindacali nel grido di protesta contro tale situazione vergognosa. Ma di fronte a questa vera e propria macelleria sociale, provocata dal governo Draghi che ha lasciato l’Inps senza nemmeno i soldi per gli ammortizzatori sociali, non possiamo che chiedere: dove sono i rappresentanti delle Istituzioni e i parlamentari teramani ed abruzzesi? Cosa ne pensano i partiti di maggioranza Lega, Forza Italia, M5S e PD del disastro sociale che il loro governo sta provocando nel Paese?

Purtroppo questo è solo l’assaggio di quello che accadrà nei prossimi mesi, grazie allo sblocco dei licenziamenti dal 1° luglio deciso dal governo Draghi: si prevede già il taglio di 1 milione di posti di lavoro. Rifondazione Comunista continuerà a battersi per la difesa dell’occupazione e dei salari, lottando al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori”.

 

 

Impostazioni privacy