Insieme per Nereto: asfalto, un fenomeno elettorale

Quello degli asfalti pre-elettorali è un tema antico e ricorrente, purtroppo anche a Nereto, che nelle ultime settimane sembra sia stata letteralmente travolta da un rullo stradale.

Dicono che tutte queste asfaltature improvvise non sono state un’idea estemporanea, ma il risultato di una programmazione calcolata. Bene. Ora ci si chiede: ma se i lavori di riqualificazione delle strade di mezzo paese sono stati programmati nelle ultime settimane di mandato, è per dimostrare i muscoli alla fine o per punire prima i cittadini perché non si sono comportati bene o è stata semplicemente sbagliata la pianificazione?

 

E perché alcune strade in specifici quartieri non sono state messe a posto e le altre sì? Come va letta, come una sorta di rivalsa? In barba ad ogni principio di buon senso, di opportunità e di pianificazione, e similmente a quanto avvenuto per le targhette dei numeri civici, abbiamo assistito a un rifacimento degli asfalti massivo e concentrato nel tempo che ha determinato ripetutamente la costante impraticabilità di ampi tratti di strada.

Una Nereto labirintica, un cantiere fumante di catrame in cui ogni 3 o 4 giorni ci si è imbattuti in nuovi sbarramenti.
Emblematico il caso di via Gramsci, riasfaltata – causa errori tecnici e foga nello sbrigarsi a fare tutto prima del 14 e 15 maggio? – nei giorni immediatamente successivi a quelli in cui gli stessi lavori venivano eseguiti presso le vie contigue: ciò ha creato continui disagi per circa una settimana!

Sulla qualità delle strisce di asfalto parlerà il tempo, che già in occasione dei lavori sulla nuova rotonda di via Matteotti ha detto molto: neanche 10 giorni ed il bitume non ha retto, imponendo all’amministrazione di procedere alla riesecuzione di quanto fatto. Poi è arrivata la corsa del Giro d’Italia con tappa a San Salvo che ha aggiunto a quella che già c’era altra frenesia asfaltatrice. Ma nonostante i proclami e le magnificazioni a giustificare gli oltre 160 mila euro di spesa, restano davvero tanti, troppi perché: se così tante strade necessitavano di rifacimento, perché attendere gli ultimi giorni del mandato?

Perché non intervenire in base alle esigenze lungo tutto l’arco della legislatura? Gli stessi lavori, eseguiti in un momento precedente o diluiti nel tempo, avrebbero avuto lo stesso impatto? Le cittadine e i cittadini di Nereto non sono sprovveduti e non si lasciano
abbindolare, non ci si può compiacere dell’ennesima operazione di facciata.

La foga con cui si è corsi a recuperare un lavoro rimasto drammaticamente indietro da anni dimostra una preoccupante assenza di progettualità e visione, indispensabile al governo di ogni Comune.

Lista Insieme per Nereto – candidato sindaco Matteo Settepanella

(messaggio elettorale)

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