Giulianova, sì del consiglio allo scioglimento di Foza Nuova. Costantini “pizzica” chi abbandona l’aula

Giulianova. Il Sindaco Jwan Costantini, all’indomani del Consiglio comunale tenutosi ieri, sottolinea alcuni passaggi critici della seduta e stigmatizza gli interventi dei consiglieri del gruppo “Il Cittadino governante”.

 

Quest’ultimo aveva proposto al consesso civico una mozione per una presa di posizione favorevole allo scioglimento di “Forza Nuova” e dei movimenti neofascisti. La maggioranza consiliare, con i partiti di minoranza rappresentati dai consiglieri Gianni Mastrilli e Matteo Francioni, ha proposto che si aggiungesse a quella presentata la richiesta per lo scioglimento di tutti i gruppi che ricorrono a metodi  antidemocratici, compresi quelli anarchici e sovversivi. I consiglieri del “Cittadino governante” Franco Arboretti ed Alberta Ortolani, in disaccordo con le modifiche, hanno abbandonato l’aula. “Mentre è  emersa in maniera chiara ed inequivocabile la condanna del Consiglio comunale di Giulianova nei confronti di tutte le organizzazioni politiche violente ed eversive, siano esse di destra o di sinistra, – commenta il Sindaco Costantini – assai opaca resta la posizione del Cittadino governante. Le parole pronunciate dal consigliere Ortolani, oltre che sconcertanti, sono suonate infatti  provocatorie e concettualmente ambigue.

 

Quali persone, quali associazioni o, più probabilmente, quali interessi politici, deve difendere un gruppo consiliare che si rifiuta di condannare, senza distinzione, il ricorso alla violenza? Solleva interrogativi pesanti,  il fatto che Alberta Ortolani non abbia speso una parola di biasimo nei confronti dei gruppi anarchici, mostrando, almeno in apparenza, di ben tollerare illegalità, estremismo e abusivismo. Sul piano politico, è evidente che “ Il Cittadino governante” si stia ghettizzando nel recinto di una sinistra estrema che lo allontana dai cittadini e lo isola fatalmente nel panorama dei partiti della sinistra moderata, ordinari interlocutori delle forze democratiche del Paese.

 

Ieri sera abbiamo sentito gridare Alberta Ortolani, all’indirizzo del Consiglio, “Cosa ne sapete voi dell’anarchia!”, come se l’anarchia, e il disprezzo delle regole, fossero valori da apprezzare. La cosa ci inquieta, visto anche il consigliere, in quanto avvocato, dovrebbe avere a cuore più di tutti la tutela del Diritto. Il capogruppo Arboretti – conclude il Sindaco- ha bollato gli emendamenti come “trucchetti”. Il trucchetto, forse, lo avevano apparecchiato lui ed il suo gruppo per applicare al sottoscritto, alla maggioranza e alle altre forze consiliari, l’etichetta di forze d’estrema destra. Lo sgambetto, purtroppo, non è riuscito, e non per bravura dei consiglieri, ma perché la democrazia, quella vera, non smette mai di indicare la strada da percorrere per far emergere la verità, lasciando che venga travolto dai suoi stessi espedienti chi non è limpido e leale”.

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