Giulianova, elezioni amministrative 2019. Costantini: “Pronti per governare”. Tribuiani: “Soddisfatto, sarà un bel ballottaggio” NOSTRO SERVIZIO

Giulianova ha scelto chi mandare al ballottaggio il prossimo 9 giugno.

Se la vedranno Jwan Costantini, sostenuto da sei liste, considerato uomo di centro destra anche se lui preferisce parlare solo ed esclusivamente di coalizione civica, e Pietro Tribuiani, appoggiato da 4 liste, queste sì di centro destra con i simboli della Lega, di Forza Italia, di Fratelli d’Italia e il movimento civico “Idea per Giulianova”.

Non ce l’ha fatta Franco Arboretti, leader del Cittadino Governante e sostenuto da tre liste, per una manciata di voti. Sino alla fine è stato lì lì a giocarsela con Tribuiani. Costantini ha ottenuto 4050 preferenze, sfiorando il 31 per cento, mentre Tribuiani si è fermato a 3783 voti con il 28,94 per cento. Tra i due ci sono appena 267 voti di scarto.

Arboretti di preferenze ne ha avute 3376 con il 25,83 per cento. La Lega è il primo partito con il 16,58 per cento. Anche se ha ottenuto meno della metà rispetto alle preferenze date al Carroccio a Giulianova in occasione delle Europee. Scompare di fatto la sinistra a Giulianova. L’ultimo baluardo è Arboretti certo di entrare in Consiglio Comunale per la quarta volta da oppositore.

Intanto Costantini sa di avere un competitor forte al ballottaggio, ma sa anche che con Arboretti come avversario avrebbe avuto contro un centro sinistra ricompattato. La sfida con Tribuiani parte di fatto alla pari perché lo scarto è davvero minimo. Non appena il quadro relativo allo spoglio si è cristallizzato, il leader del movimento civico giuliese si è presentato in sede, ha abbracciato tutti i suoi collaboratori.

Soddisfatto anche Pietro Tribuiani, anche se forse si sarebbe aspettato che i candidati del Pd Gabriele Filipponi e del Movimento 5 Stelle, che potrebbero neppure rientrare in consiglio comunale, potessero erodere qualche voto in più a Costantini.

In realtà è accaduto il contrario permettendo al candidato del movimento civico di ottenere un importante consenso. C’è stato durante la giornata un momento in cui è calato il gelo nel suo quartiere generale quando Arboretti aveva accumulato circa 120 di vantaggio. Ma il rush finale delle ultime sezioni scrutinate è stato tutto per lui. Una cosa intanto è certa: non ci saranno apparentamenti.

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