Giulianova, dubbi e contraddizioni del nuovo regolamente del verde: ‘non favorisce i cittadini’

Giulianova. Un regolamento sottoposto alla Consulta per la Democrazia Partecipativa poche ore prima dell’approvazione. Regolamento che sembra presentare alcune aspetti poco chiari che favorirebbero attività commerciali e non la partecipazione dei singoli di cittadini.

“Nella giornata di ieri 29 giugno abbiamo ricevuto dalla Consigliera delegata alla democrazia partecipativa, Antonella Guidobaldi, il testo del regolamento comunale per la gestione e la manutenzione del verde pubblico su aree di proprietà comunale”.

Lo ha reso noto il presidente della Consulta per democrazia partecipativa, Carlo Di Marco, precisando che “si tratta della proposta di deliberazione del Consiglio comunale numero 27 del 17 maggio 2021, preparata da più di un mese, trasmessaci ieri a scopo notiziale senza la richiesta di parere da parte della Consulta per la democrazia partecipativa. Anche se tale richiesta ci fosse stata, sarebbe mancato il tempo necessario per convocare l’organo consultivo per conoscere e discutere compiutamente la proposta di regolamento prima dell’emanazione di un parere competente ed informato. Detta proposta di deliberazione è nel punto numero 3 del Consiglio comunale convocato per oggi 30 giugno 2021 alle ore 17,00”.

“In questa Città – aggiunge – , almeno da dieci anni a questa parte, ogni propo-sta di approvazione e/o di modifica di un regolamento che riguarda la parte-cipazione popolare, la sussidiarietà orizzontale e la cittadinanza attiva è venuta dai cittadini, dalle associazioni e dai comitati di quartiere. Questa Consulta, da quando fu istituita nel 2014 (presieduta dal compianto Luciano Crescentini), su ogni proposta è stata sistematicamente ascoltata in via prioritaria, tempestivamente e in modo corretto. Con questa proposta di deliberazione si procederebbe, altresì, all’abrogazione di pari importanti del vigente e mai attuato regolamento comunale sulla cittadinanza attiva del Comune di Giulianova. È del tutto evidente un’inversione di rotta da parte dell’Amministrazione comunale nei suoi rapporti con essa. Si tratta di una scelta del tutto legittima, sia ben chiaro, poiché rientra nell’autonomia del Consiglio comunale ogni scelta politica anche relativa alle forme organizzative del suo operato. Il tutto è rimesso, pertanto, alla dialettica democratica fra le forze politiche che lo compongono”.

Di Carlo segnala alcuni caratteri del nuovo regolamento: “si scorpora dalla categoria del verde pubblico una serie di beni pubblici definiti “aree attrezzate, aree generiche, aree bauletti stradali, aree di pertinenza dei plessi scolastici, aree verdi in centro storico, aiuole fiori-te”. Questi beni pubblici (elencati non si capisce bene dove) si sottopongono alla disciplina regolamentare e si offrono ai ‘soggetti ammessi’ per l’ ‘affidamento in adozione’, ma nella individuazione dei soggetti ammessi si confondono i cittadini singoli o associati con gli ‘operatori commercial’, e tale confusione non è cosa da poco”.

Il Presidente della Consulta ricorda anche che per l’affidazione in adozione è previsto “l’obbligo per i soggetti ammessi a pagarsi la polizza assicurativa a copertura di eventuali infortuni, contrariamente al vigente regolamento per la cittadinanza attiva che pone tale obbligo, invece, in capo al Comune. Fra cittadini singoli, associazioni di volontariato privi di scopo di lucro, da una parte, e impre-se economiche aventi scopo di lucro, dall’altra, è evidente che i primi non siano affatto incoraggiati alla stipula di queste convenzioni. Si incoraggiano invece le imprese economiche, disponendo per i soggetti attuatori lo sconto sulla TARI nella misura del 10% e la facoltà di apporre nelle rispettive aree uno o più cartelli recanti la dicitura ‘La manutenzione di quest’area è effettuata a cura di….’”.

Dopo la propoabile approvazione del regolamento odiero, sarà convocata una riunione pubblica della Consulta per la democrazia partecipativa per un giorno da fissare nella settimana fra il 12 e il 17 luglio prossimi.

 

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