Giulianova, antenne 5G: PD chiede appello al Consiglio di Stato e Tavolo di Lavoro

Giulianova. Il Partito Democratico di Giulianova lancia un appello al Sindaco e all’amministrazione comunale riguardo il posizionamento dell’antenna 5G all’interno dell’ex depuratore dell’Annunziata e di altre eventuali nuove installazioni anche attraverso il posizionamento di antenne microonde millimetriche sui pali dell’illuminazione pubblica ovvero di utilizzo di Stazioni Radio Base sulle antenne 2G, 3G e 4G già esistenti sul nostro territorio, affinché valutino seriamente l’opportunità di proporre appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar, come richiesto dal Comitato di quartiere Annunziata, in virtù di una legittima preoccupazione dei cittadini della zona e non solo.

“Sulla base di alcuni elementi comuni e notori – aggiunge il PD giuliese – di studio a livello nazionale, si evidenzia che la nuova tecnologia 5G necessita di un nuovo approccio di valutazione delle esposizioni al campo elettromagnetico, trattandosi di inquinamento ambientale alla pari delle emissioni di CO2, al fine, da un lato, di verificare la compatibilità di tali emissioni con i limiti fissati dalla normativa vigente e dall’altro di verificare la scelta localizzativa delle nuove installazioni, che deve essere valutata dal singolo Comune sulla base dei propri strumenti urbanistici”.

Nel contempo, quindi, il Partito Democratico di Giulianova invita l’amministrazione comunale a predisporre immediatamente un Tavolo di Lavoro per pianificare e definire, attraverso atti concreti e trasparenti, nuovi percorsi e l’adozione di nuovi standard per la tecnologia 5G, per individuare i punti di localizzazione di nuovi ripetitori 5G e Stazioni Radio
Base, per monitorare le emissioni e predisporre delle eventuali misure di contenimento del cosidetto elettrosmog.

“Chiediamo al Comune di porre massima attenzione sulla questione e predisporre tutte le azioni per la tutela della popolazione dall’esposizione al campo elettromagnetico, nonché tutte le opportune se necessarie opere di mitigazione per la tutela dell’ambiente, del paesaggio e dei beni naturali. Pertanto, se l’attivazione di questa nuova tecnologia proseguirà e non sarà sospesa dalla magistratura o dallo Stato, dovrà necessariamente essere affiancata da tutti gli strumenti di previsione e controllo, in quanto altrimenti potrebbero venir meno i suoi obiettivi di qualità, generando conseguenze negative e non sostenibili per la popolazione e la città”, conclude il PD.

 

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