Elezioni Teramo, “Il centrosinistra sta facendo harakiri”

Sinistra Italiana e Prospettiva Comune intervengono in maniera congiunta sulla confusione che sta attanagliando ancora a loro dire il centrosinistra teramano in vista delle prossime amministrative del 10 giugno.

“Il 24 marzo organizzammo una conferenza stampa per esprimere la nostra posizione politica riguardante le elezioni amministrative del 10 giugno e denunciammo l’assenza di coinvolgimento da parte delle forze civiche e di centrosinistra che già in quel frangente erano protagoniste di un dibattito sterile nel campo dell’alternativa al centrodestra – dicono – In quell’occasione, pur partendo da posizioni radicali e di profonda autonomia politica e culturale, rilanciammo l’idea di un tavolo per la città in grado di definire un minimo comune denominatore a livello programmatico, di delimitare il perimetro di un’alleanza larga e di individuare la figura migliore come candidato sindaco di tutti tramite ogni strumento necessario a partire da quello delle primarie di coalizione”.

“Successivamente in un tavolo ristretto alle formazioni politiche nazionali (Partito Democratico, Articolo Uno, Sinistra Italiana) avanzammo noi la proposta di allargare quel luogo di discussione anche alle compagini civiche ed in particolar modo ai due candidati D’Alberto e Cavallari. La prima e l’ultima riunione allargata a tutte le componenti non produsse passi in avanti e anzi certificò le posizioni già note: l’assoluta contrarietà di D’Alberto e del suo gruppo a partecipare alle primarie, la disponibilità di Cavallari a parteciparvi e le evidenti difficoltà del gruppo dirigente PD con un partito già diviso tra tifosi dell’uno e dell’altro ex-capogruppo. Anche in quell’occasione abbiamo tentato la strada del buonsenso auspicando una soluzione politica qualora le primarie fossero diventate un ostacolo all’unità proponendo ad esempio di ricercare una terza figura condivisa da tutti o di individuare gli equilibri per dare a tutti lo spazio ed il ruolo politico per tentare di giocare la partita delle comunali in maniera competitiva”.

E proseguono: “A distanza di diversi giorni da quell’incontro con tempi ormai strettissimi la compagine di D’Alberto ha modificato di 360 gradi le sue posizioni politiche dichiarandosi disponibile alle primarie e ad una coalizione con il Partito Democratico (alleanza rifiutata a più voci da componenti importanti dell’Alleanza Civica), a sua volta Cavallari si dichiarava indisponibile allo strumento per la tempistica e per le modalità con cui si stavano delineando quelle consultazioni. Il passo successivo di questo prolungato harakiri del centrosinistra teramano sono state le cosiddette “consultarie” interne al Partito democratico, scarsamente partecipate e che non hanno certo contribuito alla “sintesi politica” con cui tutti si sono riempiti la bocca”.

“In un dibattito cittadino sempre più chiuso su se stesso e lontano dalle esigenze concrete della cittadinanza, in cui la discussione ruota esclusivamente attorno ai nomi non abbiamo ancora ascoltato una sola proposta innovativa o meglio un programma organico per il rilancio della città. Elaborazione programmatica che per quanto ci riguarda non è mai mancata in passato e che continuerà ad essere la nostra bussola per il futuro fuori da personalismi e percorsi auto referenziali. Abbiamo tenuto in questi ultimi giorni, in maniera tardiva e confusa da parte degli interlocutori, alcuni contatti con l’alleanza di D’Alberto e una proposta più organica da parte dello schieramento di Cavallari per contribuire alle liste dell’una o dell’altra opzione in campo. Abbiamo detto fin dall’inizio che non eravamo interessati a partecipare ad un congresso del PD sotto mentite spoglie e lo ribadiamo evitando un coinvolgimento diretto di militanti e simpatizzanti nelle candidature”.

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