Elezioni Sant’Egidio alla Vibrata: Elicio Romandini si candida a sindaco. Il progetto

Sant’Egidio. Gioca d’anticipo, come è nel suo costume (anche professionale), Elicio Romandini che lancia in maniera chiara la sua candidatura a sindaco di Sant’Egidio alla Vibrata.

 

Lo aveva fatto nel 2014, alla guida di una lista civica. Torna a farlo ora, grazie anche ad una sorta di “fusion” tra i due gruppi di minoranza che siedono in consiglio comunale.
Romandini in una sorta di lettera aperta, diffusa nelle ultime ore, ufficializza la sua decisione e guarda dritto all’appuntamento delle amministrative della prossima primavera.

“Sant’Egidio sta vivendo un momento molto difficile della sua storia, non ha incrociato quel piccolo vento di ripresa produttiva che pure in Val Vibrata ed anche in Provincia si avverte”, scrive l’attuale consigliere di minoranza. “Questi anni di mia esperienza amministrativa in consiglio comunale, seppure dai banchi dell’opposizione, sono stati molto importanti; ho conosciuto da vicino i problemi ma anche le potenzialità di questa comunità oggi frustata da una mancanza di visione e di progetto.

In questi quattro anni è notevolmente cresciuta la rete di scambio e collaborazione con il gruppo di opposizione “Lista Civica Laboratorio Democratico” colleghi seri e preparati con i quali spesso ho condiviso molte ed importanti iniziative nell’interesse della cittadinanza.

Il progetto. “Una rete, che si è arricchita, strada facendo, del contributo di cittadini impegnati, professionisti, imprenditori, commercianti ed associazioni cittadine, che in maniera assolutamente spontanea e trasversale ai tradizionali schemi della politica, sente il bisogno come me di unirsi per imprimere una svolta nel modo di amministrare la nostra comunità.

Passione, etica, regole, responsabilità, impegno, rispetto, coraggio, intraprendenza, inclusione, partecipazione, sono i valori che guideranno le nostre azioni, le scelte future per costruire insieme un nuovo progetto politico per il paese.

Di fronte alla drammatica situazione di abbandono in cui è stato precipitato il paese, da un’amministrazione assolutamente inadeguata, ho raccolto numerose e significative sollecitazioni provenienti da più parti della società civile Santegidiese, affinché non abbandonassi il campo.

Con queste motivazioni, sento il bisogno di impegnarmi nuovamente per il mio Paese, mettendo la mia, la nostra esperienza al servizio della nostra comunità per contribuire alla formazione di una nuova classe dirigente, una classe dirigente soprattutto giovane, appassionata e competente per costruire e favorire la nascita di una nuova stagione di impegno civico.

L’appello. Questi sentimenti mi spingono a rivolgere un accorato appello all’intero ed attuale gruppo di opposizione in consiglio comunale, ai giovani, ai cittadini, alle associazioni culturali e sportive, agli imprenditori, ai professionisti, ed a tutte le forze vive e sane del paese, senza pregiudiziali politiche, che vogliono costruire insieme a me un nuovo futuro per Sant’Egidio”.

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