Elezioni, Roseto al Centro e FdI: ‘sconfitta netta per il PD’

Roseto. Duro attacco al Partito Democratico rosetano da parte dell’opposizione, in particolare Fratelli d’Italia e Roseto al Centro, dopo le elezioni europee.

Un risultato che ha visto l’ottimo risultato della Lega con il PD terzo (dopo il M5S) con il 16%,

“La vittoria schiacciante dei ‘sovranisti’ ha notificato un ‘avviso di sfratto’ al PD e alla loro politica disastrosa e arrogante che sta portando la Città di Roseto al collasso”, dichiara Francesco Di Giuseppe coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia.

“A Roseto Fratelli d’Italia sfiora il 7% che ci porta ad essere il secondo partito del centrodestra, merito del lavoro costante di opposizione e ascolto dei cittadini svolto da tutti i militanti e dirigenti di partito oltre che dal nuovo vento che soffia in Regione grazie al ‘nostro’ Presidente Marco Marsilio. Avevano detto che se la Lega fosse cresciuta, avrebbe fagocitato Fratelli d’Italia e che FdI era un partito destinato a scomparire, ecco il nostro risultato e quello raggiunto in Italia dimostra tutt’altro: la coerenza, la serietà, l’umiltà e la determinazione che FdI ha dimostrato in questi ultimi mesi e la capacità di rimanere con la barra dritta sui problemi degli italiani e del territorio sono stati ripagati dalla fiducia degli elettori. Il dato uscito dalle urne è eloquente cartina al tornasole del malgoverno della Città l’augurio è che il messaggio lanciato dai cittadini diventi ancora più forte alle prossime elezioni amministrative: c’è voglia di cambiamento, questa sinistra è arrivata al capolinea e non ‘incanta’ più nessuno, ora sta al centrodestra rosetano lasciare da parte i personalismi, ricompattarsi e farsi trovare pronto alla sfida più importante”.

“Fratelli d’Italia continuerà ad essere pietra angolare per i cittadini rosetani: dove c’è Fratelli d’Italia c’è la certezza che non ci saranno patti strani, c’è la garanzia di rinnovamento e competenza, ci sono le basi per costruire una Roseto migliore”, conclude Di Giuseppe.

“Per l’ennesima volta dopo la sberla elettorale delle elezioni regionali il Partito Democratico di Roseto, e quindi la sua amministrazione, guidata da Sabatino Di Girolamo, becca un’altra sonora bocciatura da parte dei cittadini rosetani nella tornata delle elezioni europee.” È quanto dichiarano i dirigenti del Movimento Politico “Roseto al Centro”, il Presidente, Maristella Urbini, il Segretario, Toriella Iezzi, ed il Vice Segretario, Andrea Marziani.

“È incredibile come un monocolore che guida la nostra Città e che è frutto tra l’altro di un “imbroglio politico” seguito al ballottaggio del 2016 tra Pavone e Di Girolamo in cui una parte sostanziale di forze che si erano contrapposte al PD lo appoggiarono per poi essere relegate in minoranza, ottiene oggi il 17% , una percentuale che è al di sotto di cinque punti rispetto a quello che è il dato nazionale, e che sancisce in maniera definitiva il distacco della Città verso questo Partito Democratico, del Sindaco Di Girolamo e della sua amministrazione. ” proseguono i vertici del Movimento Politico di centrodestra.

“In effetti in questi tre anni hanno compiuto un numero tale di danni perché i rosetani non se ne accorgessero, e oggi per loro continuare a governare per altri due anni rappresentando solo una percentuale minima di elettori è alquanto imbarazzante” aggiungono Urbini, Iezzi e Marziani.

“Chiediamo pertanto al Primo Cittadino, in virtù di questa ennesima debacle elettorale, di lasciar spazio nuovamente ai rosetani, di esprimere attraverso nuove elezioni, una nuova classe dirigente, che sia rappresentazione della chiara volontà di avere un governo di Centrodestra. Infatti vogliamo ricordare come nella nostra Roseto, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia insieme hanno sfiorato il 50% dei voti”.
“Il nostro Movimento, saldamente e convintamente nel Centrodestra, e che rappresenta uno dei pochi argini di opposizione vera in questa Città all’amministrazione monocolore PD, è convinto che è l’ora di mettere insieme tutte le forze del Centrodestra rosetano per arrivare a riformare una coalizione compatta che possa poi vincere agevolmente”.

 

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