Elezioni. Giorgio D’Ignazio: “Ecco le priorità del territorio”

Il consigliere regionale teramano, Giorgio D’Ignazio, candidato capolista alla Camera con Civica popolare di Beatrice Lorenzin nel collegio L’Aquila-Teramo in quota proporzionale, in vista delle prossime elezioni del 4 marzo, in questa intervista affronta i temi della sua campagna elettorale sottolineando le priorità del territorio abruzzese.

Sta per concludersi una combattiva campagna elettorale. Come è andata e come sta andando?
“Questa per me è una sfida entusiasmante che sto affrontando con un forte slancio motivazionale, tanta energia ed una giusta dose di determinazione, che si rafforza sempre di più grazie ai sorrisi della gente, alle tante parole di incoraggiamento, al calore ed all’affetto che mi vengono rivolti quotidianamente e di cui non posso che essere grato. In questo mese e mezzo sto dando continuità al grande lavoro portato avanti negli anni e sto rafforzando ancor di più il filo di dialogo e l’impegno all’ascolto che mi legano ai cittadini, mettendo il turbo ai miei ritmi quotidiani, intensificando gli incontri, per toccare il maggior numero di tappe possibili nel mio tour del territorio. Il responso ricevuto finora è più che positivo e questo è importante per chi come me nella politica ci mette il cuore. Sono convinto che l’affidabilità, la responsabilità e l’esperienza maturate in questi anni da amministratore pubblico rappresentino un grande valore aggiunto e mi rendano un candidato credibile, in cui riporre fiducia, agli occhi dei cittadini-elettori”.

Il passaggio a questa nuova forza politica come è stato visto dagli elettori?
“Questa campagna elettorale si è trasformata in una vera e propria sceneggiata teatrale in cui i poveri cittadini-elettori, che assistono, loro malgrado, ad uno spettacolo tragicomico, hanno perso la bussola della realtà, le cui lancette sono come impazzite per via dei mille input e delle troppe sollecitazioni ricevute. Sul palco c’è chi pecca di coerenza e dice tutto ed il contrario di tutto nell’arco di pochi giorni, compiendo scelte e prendendo decisioni sulla base degli eventi e delle sciagure che purtroppo segnano le pagine di cronaca dei nostri quotidiani. C’è chi assume posizioni anticonformiste e belligeranti, usando toni tutt’altro che pacati e che sceglie di cavalcare, per mero opportunismo politico, l’onda della paura e del malcontento al solo scopo di catturare consensi. Poi c’è chi stringe alleanze di comodo che si riveleranno certamente “a tempo determinato”, con scadenza naturale dopo le elezioni e che dà l’impressione di far fronte comune per risultare più convincente, quando in realtà ha già iniziato a manifestare segnali di cedimento e di inaffidabilità. Poi, nel gioco delle parti, non si può non far riferimento a chi dice di voler sovvertire il sistema per catturare nella rete tutti coloro che sono disillusi dalla politica, senza avere basi solide e ben strutturate, né una sana esperienza maturata sul campo e soprattutto, cosa ben più grave per il futuro di questo Paese, senza avere alcuna capacità di formulare un progetto alternativo chiaro, serio, credibile e realmente realizzabile. Poi ci siamo noi, quelli di Civica Popolare, una forza politica libera, autonoma, seria, moderata, caratterizzata dal buonsenso e dalla ragionevolezza, che si riflettono in progetti concreti e realizzabili non in parole che seminano soltanto illusioni e false promesse. Gli importanti risultati del percorso di riforme portato avanti finora dal Governo parlano chiaro: la riforma del lavoro che ha rilanciato l’occupazione, il bonus bebè a sostegno della natalità e delle famiglie, le misure in difesa dei lavoratori autonomi, la legge sui vaccini, i provvedimenti a favore del mondo delle imprese e del commercio, il forte legame instaurato tra istituzioni politiche, mondo scientifico e della ricerca in campo medico. Sono soltanto alcuni degli importanti traguardi raggiunti in un percorso costruttivo e responsabile che ha dato nuovo slancio all’Italia, portandola fuori dalla crisi e ridandole lustro e credibilità nell’ambito delle relazioni internazionali. Mi auguro, e sono convinto che i cittadini abbiano colto l’importanza di quanto è stato fatto finora e che non vogliano interrompere questo ambizioso processo di rilancio. L’ultima parola spetterà proprio a loro ma, chi come me considera la politica come una missione, ha un compito ben preciso: quello di illustrargli il progetto in cui crede e per il quale promette di impegnarsi e di fornirgli, con un sano pragmatismo, tutte le informazioni necessarie per poter compiere, al momento del voto, una scelta lucida ed oculata”.

Civica Popolare cosa ha già fatto per il Paese e cosa intende fare in futuro? In particolare quali sono le proposte per il territorio teramano e per l’Abruzzo?
“A questa domanda credo di aver già ampiamente dato risposta. Ma voglio aggiungere un altro importante tassello al mosaico di obiettivi da realizzare nel lungo periodo, questa volta in campo sociale. Alla base della piattaforma programmatica di Civica Popolare c’è l’idea di lanciare un nuovo sistema di welfare che ci consenta di vincere la sfida demografica, incentivando la natalità e di sostenere con provvedimenti concreti i quattro milioni di anziani non autosufficienti che hanno assoluta necessità di una assistenza domiciliare. È proprio per aiutare le categorie svantaggiate, verso le quali ho sempre dimostrato un occhio di riguardo e nutrito una particolare sensibilità, che continuerò a battermi. A questo proposito, nelle scorse settimane ho avuto il piacere di annunciare alla stampa una importante novità per i residenti della Casa di Riposo De Benedictis di Teramo: l’accreditamento di ulteriori 63 posti grazie ad un provvedimento della Regione Abruzzo da me sollecitato. A dimostrazione che per me il passaggio dal dire al fare è molto breve e che mi sono già messo a lavoro nell’ottica di una politica che tenda al raggiungimento degli obiettivi! Intendo inoltre portare avanti progetti importanti per sostenere la famiglia, per risolvere i problemi della nostra sanità, per garantire alle nostre aziende una maggiore competitività in un sistema sempre più globalizzato in cui sono essenziali maggiori incentivi da destinare alla ricerca e all’innovazione. Credo fortemente nella necessità di rilanciare il nostro artigianato e di introdurre una strategia di marketing turistico che valorizzi le bellezze della nostra Regione, consentendo ai turisti stranieri di scoprirne le mille sfaccettature – dal mare ai monti – che sono certo li affascinerebbe e renderebbe l’Abruzzo un fiore all’occhiello del turismo nazionale”.

(Messaggio elettorale)

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