Elezioni, Etica per Alba lavora al programma e lancia la proposta della “macchina urbana”

Una “macchina urbana” per la sicurezza sociale di Alba Adriatica. Non è un semplice spot elettorale, ma il primo elemento di una piattaforma programmatica attorno al quale Etica per Alba (il movimento civico guidato da Gabriele Viviani), inizierà un confronto con la cittadinanza.

 

Il primo incontro per confrontare e aprire un dibattito con la cittadinanza sui temi sviluppati, infatti, è in programma venerdì prossimo.

 

Sicurezza sociale ad Alba Adriatica. “Nelle ultime settimane, in una serie di incontri”, chiosa Viviani, “abbiamo sviluppato un’analisi sullo stato della sicurezza sociale ad Alba Adriatica, c’è stata una prima fase che definirei di studio, di ascolto e a seguire di indagine e confronto anche con le realtà contigue oltre agli approfondimenti sulle migliori politiche nazionali ed europee.

 

Il territorio che viviamo, negli ultimi anni ha visto crescere spazi che hanno smarrito la caratterizzazione urbana: in cosa ci riconosciamo? Esiste l’idea di un disegno sociale collettivo? Abbiamo un patto sociale? Un minimo di regole condivise? Un progetto di vita per il presente e per il futuro?

 

Si siamo accontentati dell’economia turistica senza controllarne la deriva, per anni anche florida, verso un’immagine di centro che diventava periferia di altri luoghi, in definitiva una periferia a vocazione turistica”.

Riflessioni attorno alle quali una prima proposta già è stata elaborata (in collaborazione con Giancarlo Di Michele, che è una sorta di ideologo di Etica per Alba). Ora bisogna confrontarla e dargli contenuti.

 

Cosa è la macchina urbana? Senza voler essere troppo filosofici, rappresentano delle buone pratiche, che mettono assieme: azione, contrasto, proposta e protezione del cittadino.

 

“La riedificazione sociale passa comunque attraverso un’efficace azione di controllo”, sottolinea Gabriele Viviani, “e contrasto nei confronti dei fattori che producono insicurezza sociale; conosciamo i limiti delle misure preventive che un Ente comunale come il nostro è in grado di mettere in campo, per questo ne proponiamo una riorganizzazione funzionale.

 

L’ente comunale, attraverso uno sportello (con numero verde) istituzionalizzato dovrà farsi carico delle segnalazioni dei cittadini coordinando ogni azione necessaria e obbligatoria con le forze dell’ordine e con la Prefettura”.

 

 

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