Elezioni, Campli terra di sfide. Le storie di Pietro Quaresimale e Sandro Mariani

Campli. Due sfide vinte sul campo della competizione elettorale. Partendo dalla stessa cittadina Campli, ma da posizioni totalmente contrapposte, almeno sul piano politico.

 

Le elezioni regionali di domenica scorsa hanno scritto tante storie, più o meno significative. Una arriva da Campli, cittadina capace di esprimere ben due consiglieri regionali.

I protagonisti di questa storia parallela sono Pietro Quaresimale, sindaco fino allo scorso mese di ottobre e Sandro Mariani, ultimo capogruppo Dem in consiglio regionale, ed eletto per il mandato bis in una lista civica.

Due storie e due percorsi diversi. Ma due sfide vinte, in alcuni casi, spazzando via anche un alone di scetticismo.

 

Pietro Quaresimale.  Nella Lega di Salvini che miete consensi anche sotto al Rubicone con percentuali vicine a quelle che alcuni anni fa erano del Pci, Pietro Quaresimale è stato il candidato che in provincia di Teramo ha calamitato il più alto numero di consensi. Quasi 9 mila preferenze per il primo sindaco abruzzese che ha aderito alla Lega. Una scelta fatta più di due anni fa, in tempi non sospetti, quando il “ciclone” Salvini, era ancora da venire con tutta la sua capacità di disegnare scenari inimmaginabili. Quaresimale, però, nonostante alcune critiche che gli erano scivolate addosso in quel periodo, è andato avanti per la sua strada. Dimettendosi da sindaco per correre alle regionali e ora, numeri alla mano, anche ad ambire in maniera legittima ad un posto nel nuovo esecutivo regionale di Marco Marsilio.

 

Sandro Mariani. Anche a Mariani le sfide piacciono, e non poco. L’aveva lanciata un anno fa, alle politiche, quando nel collegio uninominale si misurò, in casacca Pd, in una sfida impari contro il centrodestra unito da una parta, e con il M5S in forte ascesa. La scalata alla Camera non andò bene a Sandro Mariani che in un Pd decisamente sfilacciato, nella fase pre-elettorale, ha deciso di correre per il mandato bis in Regione. Ma partendo da un contenitore civico (Abruzzo in Comune) e scommettendo in prima persona sulle proprie capacità. E alla fine Sandro Mariani è stato in grado di raccogliere 4mila preferenze e di tornare a sedere in consiglio regionale. Questa volta all’opposizione, ma con uno spirito battagliero. Lo stesso che lo ha visto, con tenacia, candidarsi in extremis per l’Emiciclo, ma che lo ha spinto verso un’affermazione personale che rappresenta uno degli aspetti di maggiore interesse in questa tornata.

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