Elezioni Alba Adriatica, il “bilancio” dell’assessore Andrea Salvi

Alba Adriatica. Non entra nel dibattito della campagna elettorale, con toni che in alcuni casi si stanno alzando, ma si limita a chiudere la sua parentesi amministrativa con un bilancio.

 

Per lui, uomo di conti, l’accostamento può anche essere normale.

L’intervento è quello di Andrea Salvi, assessore al bilancio uscente, che ha deciso di non ricandidarsi. Vari i temi toccati dall’assessore nella sua analisi di commiato.

 

L’analisi. “Esulando dalle critiche mosse al Sindaco Tonia Piccioni”, scrive Salvi, ” nonché alle candidate, attuali amministratrici, le quali se vorranno sapranno di certo rispondere qualora lo ritengano opportuno, voglio rappresentare che per quanto di mia competenza ho svolto il mandato conferitomi di assessore al Bilancio, Tributi ed Informatica con il massimo impegno, dedizione e sacrificio verso la collettività e la cittadina che mi ha visto ed ho visto crescere insieme a me.

Sono stati anni duri sia dal punto di vista amministrativo ove l’iniziale inesperienza, limata prima da frenetici giorni di studio ed annullata poi da un’attenta “esperienza sul campo”, ha di certo rappresentato una prima difficoltà superata anche dalla disponibilità dei miei uffici di riferimento che mi hanno aiutato a crescere e migliorare dal punto di vista amministrativo ove mi sono subito reso conto di amministrare un paese nel peggior periodo storico definito più volte da me come il “Medioevo della Pubblica Amministrazione”.

 

Fase di tagli. “E’ stato un periodo in cui le uniche parole d’ordine sono state “spendig review”, quasi totale azzeramento di trasferimenti e dei contributi statali e regionali, patto di stabilità prima e pareggio di bilancio poi, blocco delle assunzioni, entrate che non si verificavano per importi estremamente allarmanti e chi più ne ha più ne metta.

Nonostante lo scenario non fosse di certo dei migliori e nonostante molti avrebbero risolto l’ “Impasse amministrativa”, come tra l’altro più volte si è verificato nel passato, nel modo più semplice possibile, ossia, aumentando le entrate con l’innalzamento dei tributi, io ho ritenuto indegna una scelta che vertesse in tal senso e quindi ho deciso di percorre la scelta, forse non sempre condivisa ma di certo più giusta e rispettosa nei confronti degli elettori che mi hanno dato la fiducia 5 anni fa ma ancora prima nei confronti di tutti gli albensi miei concittadini, di procedere in una revisione razionale ed equilibrata della spesa pubblica tagliando spese inutili, eccessive o addirittura per servizi non fruiti, ripensando e ritrattando contratti di fornitura, ottimizzando l’erogazione di alcuni servizi, e soprattutto lavorando (ritengo tale traguardo una grande vittoria sia sociale che economica) per re-internalizzare il servizio riscossione del comune cosi che si è riusciti oltre che ad ottimizzare i tempi di risposta ed i costi operativi anche a ristabilizzare un clima quanto più sereno nell’utenza.

 

La progettualità. A questo percorso amministrativo che definirei più d’ufficio si affianca l’attiva partecipazione alla realizzazione di progetti quali ad esempio il ripensamento totale dell’ormai vetusto sito dell’ente nonché la creazione di un sito turistico dell’ente, la creazione di un brand istituzionale “Go Alba Adriatica”, politiche di marketing sui social, adeguamento stadio comunale, ricostruzione scuola media, programmazione sugli asfalti.

 

E’ ovvio che questa è solo una parte anche piuttosto sintetica del lavoro che l’amministrazione di cui ho fatto onorevolmente parte ha svolto, in quanto vero e noto è che, purtroppo, ci sono state lacune in alcuni settori che definirei strategici ma è altrettanto vero che le tantissime cose fatte e gli altrettanti obiettivi raggiunti non sono stati percepiti come tali dalla cittadinanza perché non pubblicizzati e se si voglia dire che ciò è stato fatto, di certo posso affermare che è stato fatto male!

 

Tasse invariate. Quanto precedentemente detto raggiunge il culmine della soddisfazione se si pensa che nessun tributo è stato aumentato per l’intera durata del mandato amministrativo (aumentato deliberatamente dall’Ente), prerogativa di rispetto verso tutti i cittadini, al di là, ovviamente, del naturale e fisiologico aumento di alcune tariffe legate a contratti vincolanti che per decenza ed educazione preferisco non citare né tantomeno commentare.

 

La politica. Senza voler condannare o criticare le scelte di alcuno, personalmente ho ritenuto necessario dover dare un corso lineare e quanto più possibile coerente sia con le scelte amministrative fatte in questi 5 anni, che ho direttamente avvalorato, sia con il mio personale percorso politico.

Per tale ragione, non sussistendone le condizioni affinché potessero essere soddisfatte le prerogative esposte, ho ritenuto non percorribile la strada di una nuova candidatura che non mi vedesse altresì emotivamente e mentalmente coinvolto con l’ulteriore grave rischio che non avrei, se nel caso, onorato in maniera piena e soddisfacente il mandato, come, tra l’altro ho sempre tentato di fare con il massimo delle forze a mia disposizione.

 

Pur non presentandomi quale candidato consigliere con alcuna lista il mio impegno civico rimarrà sempre attento e vigile nei confronti della futura amministrazione comunale.

 

Si conclude quindi una fase della mia esperienza politica, ma continuerà, seppur da posizioni diverse, il mio impegno volto a sostenere al meglio, su temi strategici, le istanze provenienti dal nostro territorio che dovranno avere la giusta attenzione anche in futuro.

 

Abbiamo davanti a noi sempre nuove sfide, ragion per cui la nostra città dovrà essere protagonista!!!

 

Auguro per cui con il massimo rispetto a chiunque vinca le elezioni che possa intraprendere il percorso amministrativo con la stessa dedizione, umiltà e sacrificio che ho imposto al mio.

 

Questo è il sintetico bilancio della mia attività in Comune resa possibile grazie ai tanti miei concittadini che nella campagna elettorale del 2013 hanno sostenuto la mia candidatura anche a prescindere dall’appartenenza politica”.

 

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