Disegno legge autonomia differenziata: in presidio a Roma anche la Flc Cgil Teramo

Anche la FLC CGIL Teramo in presidio per il ritiro del Disegno di legge sull’Autonomia differenziata.

Il 21 dicembre in Piazza SS. Apostoli a Roma si è tenuto un presidio per il ritiro dai collegati alla Legge di Bilancio del DdL sull’Autonomia differenziata. “Infatti, ancora una volta – per il terzo anno consecutivo – il governo ha inserito come collegato alla legge di Bilancio un DDL per l’attuazione dell’Autonomia differenziata”, dice la Flc Cgil Teramo in una nota.

“Contrariamente a quanto successo negli anni precedenti, questa decisione è stata presa senza che sia noto il testo del disegno di legge. In questo modo si impedisce ai cittadini e cittadine, alle forze sociali e politiche di conoscere nei dettagli un progetto che provocherebbe la frantumazione dell’unità della Repubblica con conseguenze irreversibili sulla vita di tutti e tutte”.

La FLC CGIL Teramo ha partecipato al presidio per “lanciare, insieme alla CGIL, un campanello di allarme sul concreto pericolo di negazione dei diritti universalmente garantiti sul territorio nazionale, legato all’attuazione dell’Autonomia differenziata. Procedere su questa strada significa aumentare ogni giorno di più le diseguaglianze tra aree del Paese, tra cittadini e cittadine e, soprattutto, tra Nord e Sud, con il rischio di negare i diritti fondamentali, sanciti dalla Costituzione, a tanti cittadini”.

“Per un territorio come quello teramano, soggetto a spopolamento e a riduzione dell’offerta formativa territoriale, queste misure comporterebbero contraccolpi pesanti sulla possibilità, per le nostre studentesse e i nostri studenti, di frequentare una scuola pubblica di qualità capace di promuovere la crescita di cittadini consapevoli in grado di orientarsi nella complessità del mondo”.

Quello che la Flc Cgil Teramo chiede è che “il Parlamento adotti un provvedimento perché il disegno di legge sull’Autonomia differenziata non sia collegato alla legge di Bilancio, in modo che sia possibile discutere per riconsiderare questa materia in modo adeguato”.

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