Colonnella, cattivi odori. Tribuiani serve una mobilitazione per appoggiare il comitato

Colonnella. Il Coordinatore dei Circoli della Val Vibrata, Paolo Tribuiani sostiene le eventuali azioni che vorranno proseguire il comitato “Basta puzza” di Colonnella che il gruppo consigliare Colonnella Cambia per i miasmi maleodoranti provenienti dalla lavorazione di fanghi di depurazione nella zona industriale di Vellecupa.

 

“Questa situazione è molto simile per certi versi al caso della Wash Italia di Nereto”, sottolinea Tribuiani, “perché quando viene messa a repentaglio la salute dei cittadini, nella fattispecie sia quelli delle province di Teramo e Ascoli la situazione è davvero preoccupante. A tal proposito alla manifestazione del 4 luglio scorso a Colonnella, se da un lato è stata importante e indispensabile la presenza del consigliere regionale PD Dino Pepe che ha coinvolto sia l’Arta nel monitoraggio della situazione che il consigliere marchigiano di Italia Viva Fabio Urbinati, dall’altra è inspiegabile l’assenza e il totale disinteresse del Sottosegretario D’Annuntiis, del Sindaco di Colonnella Pollastrelli, e di tutta la sua giunta. Probabilmente questo è un problema solo dei cittadini e non della politica di centrodestra”.

Noi pensiamo, invece, che la strada giusta per risolvere questo problema che da oltre otto anni attanaglia questo territorio, sia quello di mobilitare tutti i Sindaci della Val Vibrata e quindi l’Unione dei Comuni, di appoggiare il comitato “Basta puzza” di Colonnella e di coinvolgere qualsiasi forza politica abbia come interesse primario la salute dei cittadini.

I partiti di minoranza del Comune di Colonnella, il comitato “Basta puzza” e le varie associazioni createsi nelle Marche, a tal proposito hanno già fornito una “corposa” documentazione, dove vengono segnati gli orari sia notturni che diurni nelle quali i miasmi sono insopportabili, specie in estate dove non si è liberi a casa propria di godere degli spazi esterni. Tutto ciò è pazzesco, senza tralasciare il fatto che Colonnella, Martinsicuro e Controguerra sono paesi che vivono nel periodo estivo di turismo e che quindi avranno un danno d’immagine non indifferente.

Si deve trovare urgentemente una soluzione, assicurando a tutti i cittadini un’aria respirabile e salubre e l’indiscussa libertà di vivere serenamente i propri spazi all’aria aperta, cosa che adesso in certi momenti del giorno è impossibile”.

Nel frattempo, proprio negli ultimi giorni l’Arta ha iniziato alcune attività di monitoraggio, come anticipato di recente, e stessa operazione è perseguita dall’agenzia regionale di tutela ambientale delle Marche.

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