Cassa integrazione, Di Matteo: i lavoratori non possono pagare anche il prezzo della burocrazia

“I lavoratori hanno bisogno di sostegni economici ora. Non certo tra qualche settimane quando, si spera, la macchina produttiva si sarà rimessa in moto”.

 

E’ una rasoiata che rifila alla Regione, Domenico Di Matteo, presidente del comitato Civico Val Vibrata Monti della Laga che interviene su uno dei temi più caldi del momento. I ritardi accumulati dalla Regione per attivare le procedure previste per la cassa integrazione in deroga per l’emergenza Covid19, al di là delle dichiarazioni di facciata, sono esemplificati dai numeri, che pongono l’Abruzzo come la penultima regione in Italia per numero di pratiche lavorate.

 

“ In Abruzzo, e nel nostro territorio come la Val Vibrata”, chiosa di Matteo, “ ci sono migliaia di lavoratori in attesa del sostegno economico, visto che non lavorano da settimane. Ebbene, bisogna accelerare i tempi: ora i lavoratori hanno bisogno di aiuti economici e non certo a settembre e non possono essere schiacciati dalla crisi economica generata dal virus da una parte e dalla burocrazia dall’altra”. Di Matteo sollecita la giunta regionale a colmare il gap accumulato e dare una bocca d’ossigeno ai lavoratori. “In questi giorni in tanti mi hanno chiesto quando sarebbe stata liquidata la cassa integrazione”, aggiunge, “ non sanno a chi rivolgersi.

 

Ma i consiglieri regionali eletti in Val Vibrata nulla dicono di questa situazione? Poi si scopre che mentre da una parte non si forniscono risposte celeri alle situazioni emergenziali come queste, dall’altra la giunta regionale ha validato la progressione per 53 dirigenti regionali che prevedono scatti di indennità, oltre gli stipendi, di compensi che vanno dai 38mila ai 45mila euro annui. Non discuto sulla liceità del provvedimento, ma visto il momento la cosa poteva essere congelata in questo frangente”.

 

 

 

 

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