Campli, pubblica illuminazione, opposizione: progetto con 4 anni di ritardo

Campli. “Finalmente anche il comune di Campli si è deciso a risparmiare sulle bollette della luce”.

 

Inizia così una nota dei consiglieri comunali di opposizione (Gabriele Giovannini, Marino Fiorà ed Emanuela Tritella), sull’avvio del progetto di efficientamento della pubblica illuminazione, che dicono inizia con 4 anni di ritardo.

 

“Avevamo contestato duramente la scelta di uscire dal progetto già avviato dalla provincia di Teramo nel 2014 ma Quaresimale con un atto di arroganza decise di stracciare un progetto pronto per abbracciare un’avventura che ancora non si conclude.

Adesso, dopo ben 4 anni ed in chiusura della sua esperienza amministrativa, se sono veri i rumors che lo vogliono candidato in regione con la Lega Nord, ci propone un progetto al ribasso, che avrà bisogno di altri due anni per entrare in funzione e per vedere la completa sostituzione di tutte le vecchie lampadine con quelle a led. In pratica – dicono i consiglieri di minoranza – voleva essere il primo ad adeguare la pubblica illuminazione ma in realtà è rimasto solo lui con il cerino in mano.

Oggi annuncia urbi et orbi un progetto non condiviso con il territorio cercando di spacciare un lavoro preparatorio che non c’è stato visto che dopo 4 anni si è ridotto ad aderire ad una convenzione nazionale Consip sulla scorta di quanto fatto già dai comuni di Corropoli, Alba Adriatica e Ancarano.

Il danno è ingente e lo pagheranno Campli e i camplesi che in questi anni avrebbero potuto risparmiare 300 mila euro annue di costi per le bollette, somme preziose in bilancio per fare altre opere, invece grazie a Quaresimale ed alla sua scellerata idea di uscire dal Paride, hanno dovuto accontentarsi dei soliti proclami.”

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