Atri, “Un parcheggio pubblico al posto di orti scolastici”. Le minoranze insorgono

“Due piccioni con una fava. La Giunta Ferretti/Astolfi, pensa di risolvere un problema, nel modo più classico possibile: una palestra interrata con parcheggio soprastante. Geniale! Cominciano a pensare finalmente in grande! Sinceramente non ce l’aspettavamo!”, esordiscono così nel loro comunicato congiunto, le minoranze in consiglio comunale rappresentate da Marcone e Basilico (Atri civica), Giuliani e Prosperi (Prima Atri), Concetti (Movimento 5 Stelle).

“Pensano così di ottenere un doppio risultato sottraendo e scippando alla scuola però, l’area scolastica trasformandone anche illegittimamente l’uso per adibirla a parcheggio pubblico e non ad orti scolastici e giardini educativi come sarebbe giusto.
Noi non saremmo contrari alla costruzione di una palestra interrata, ipotesi da vagliare tecnicamente con molta attenzione e serietà, (per intenderci, non come il progetto “straVariato” e infinito della scuola), poiché sarebbe nullo l’impatto e risolverebbe un problema scolastico realmente sentito. Come vedete, non siamo contrari a prescindere, su tutto.

Ribadiamo, invece, la nostra ferma contrarietà alla realizzazione di un parcheggio pubblico sovrastante per i motivi già in precedenza affermati e cioè: sarebbe una occasione perduta per riappropriarsi di spazi vitali necessari alla vita e alle attività didattiche perché pensiamo altresì, che le zone di sosta vanno collocate nella prima fascia delimitante il centro storico, con un progetto speciale di mobilità alternativa (previsione di tapis roulant, pozzi di salita con ascensori, piccola viabilità ecc.) nell’ambito di un progetto di Riqualificazione urbanistico-ambientale che tenga conto della storia e del territorio.

Siamo curiosi di sentire anche i pareri della Direzione Didattica, delle Associazioni dei genitori, delle Associazioni culturali e ambientaliste atriane che andranno interpellati su proposte di fattibilità reali e non su ipotesi campate in aria. Per questo chiediamo che tali consultazioni si svolgano alla presenza anche di tutti i capigruppo consiliari per poter partecipare fattivamente e democraticamente”

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