Atri, la querelle sulla SS 553 non si placa. Le minoranze: “Nessuna strumentalizzazione politica”

Atri. La querelle sul consiglio comunale con oggetto le criticità della Strada Statale 553 che sarebbe stato richiesto dai consiglieri di minoranza del comune di Atri e mai convocato; non si placa. Dopo la replica del presidente del consiglio Mimma Centorame, i consiglieri Basilico (Abruzzo Civico) – Giuliani e Prosperi (Prima Atri) – Di Luzio ( 5 Stelle ) e Marcone (Atri Civica) tornano a fare alcune precisazioni.

“La richiesta di Consiglio Comunale aperto protocollata nel corso del mese di novembre 2018, rappresenta un diritto delle forze di opposizione e non una strumentalizzazione politica”, puntualizzano i consiglieri di minoranza. “La chiusura della SS553 (già SP 553) ha di fatto congestionato il traffico veicolare su Viale Risorgimento, che è rimasta l’unica arteria stradale di comunicazione del centro cittadino con il versante costiero meridionale, oltre a rappresentare l’unica via di accesso al locale nosocomio “San Liberatore”, con ogni conseguenza in ordine alla limitazione della garanzia della sicurezza dei cittadini, della salubrità ambientale dell’intero quartiere e degli enormi costi sociali”.

“Queste problematiche sono le uniche ragioni che hanno spinto le forze di opposizione ad inoltrare la richiesta congiunta di Consiglio Comunale sul tema, con la presenza dei responsabili dell’Anas, della Provincia di Teramo e della Regione Abruzzo, affichè si faccia chiarezza sulle competenze rispettive, sulle responsabilità per gli evidenti ritardi e si impegni chi di dovere per la risoluzione definitiva del problema. Il mancato riscontro degli Enti preposti all’invito del Sindaco della nostra città rappresenta esclusivamente la scarsa considerazione che detti Organismi sovracomunali hanno della nostra Amministrazione Comunale: da troppi anni la nostra città paga il suo isolamento infrastrutturale“, tuonano le minoranze.

“Non essendo più tollerabile ogni ulteriore ritardo e ritenendo la sicurezza stradale una priorità imprescindibile da garantire a tutti i cittadini, le forze di opposizione hanno diffidato il Presidente del Consiglio Comunale ad attivarsi con maggiore determinazione e richiesto l’intervento del Prefetto di Teramo per ottenere ciò che l’Amministrazione Comunale non è riuscita ancora a garantire dal mese di novembre scorso”

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