Atri, il Pd: “volano gli stracci all’Asp 2”

Atri. Il Partito Democratico atriano sull’Asp 2 di Teramo. “Il tutto iniziò con un colpo di mano, ricordate?”.

“Elenchiamo per comodità i titoli dei puntuali interventi di denuncia politica che noi del partito democratico abbiamo fatto sulla vicenda della ASP2”, prosegue Umberto Tardivo, segretario del Pd locale.

“Dic. 2020 “Non ne azzeccano una…”, Dic. 2020 “La tempesta perfetta alla ASP2”, e da ultimo, Gennaio 2022 “Alla ASP2 siamo alla frutta”. La ASP2 è una Azienda, ci piace più chiamarla Servizio Pubblico, di grande delicatezza e valore sociale. Come tale, andrebbe trattata e amministrata con competenza, intelligenza, parsimonia e soprattutto sensibilità sociale. Tutte caratteristiche che mancano agli amministratori e dirigenti attuali che rischiano di mandare in fumo un così grande patrimonio economico, sociale, storico, di competenze, di sacrifici e di mecenatismo”.

“Immaginate se tornasse in vita il povero benefattore Domenico Ricciconti…! Ed eccoci all’oggi. Che succede? Nella Destra atriana e provinciale si sta consumando l’ennesima faida che ci riporta ai tempi più bui della nostra storia. Dicevamo: “Dopo aver assaltato ed espugnato la Asp 2 ed essersi insediati ai posti di comando con atti discutibili se non illegittimi la Lega alleata, sparò ad alzo zero… vendette rimandate? Atti amministrativi illegittimi rasentanti il penale? Nomine fatte a compensazione di silenzi e appoggi, favori restituiti ed accordi politici di vertice e di base, veli pietosi regionali stesi su illegittimità e mancati controlli, frutta e verdura condite con il veleno dei ricatti”.

“Il tutto, come avevamo già avvertito, sarebbe saltato “al primo stormir di fronde”. E infatti qualche falsa promessa è saltata, qualche postulante non è stato compensato, alla Regione i muri si sono alzati e rinforzati e le vendette sono iniziate e, credeteci, cari cittadini atriani, non finirà qui. Delibere del Consiglio di Amministrazione che destituiscono, Determine che accusano e altre, di rimando, che denunciano addirittura alla Magistratura; attenzione! Tutto tra di loro. Qualcuno dirà: cose già viste! È vero, se non ci andasse di mezzo un servizio pubblico essenziale che ci ha onorato da decenni, un patrimonio economico e culturale da salvaguardare. Ecco in mano a chi siamo! È ora di capirlo e aprire gli occhi!”.

“Noi, per nostra parte, continueremo a denunciare le malefatte, il volgare uso politico delle Istituzioni sapendo che dovrà finire, in qualche modo”, conclude Tardivo.

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