Alba Rinascita: tra riflessioni e gogne mediatiche sui social. L’intervento

Alba Adriatica. Il post non aveva nessun fine accusatorio e nemmeno diffamatorio, ma aveva un unico obiettivo: favorire una maggiore attenzione sul comparto commerciale, strategia di crescita e forme di controllo”.

L’incidente diplomatico, tutto social, tra il sindaco Antonietta Casciotti e il consigliere comunale Gianfranco Marconi è destinato a restare tale. Ma tutta l’origine del contendere, compreso il commento ritenuto lesivo (il concetto di faccendieri) era nato da un post circostanziato comparso sulla pagina social di Alba Rinascita.

Ed è lo stesso gruppo, con un lunga e articolata considerazione a tornare sul tema e specificare i termini della vicenda.

Alla richiesta di maggiori controlli, attenzioni e strategie di sviluppo per una città “difficile” come Alba Adriatica dove purtroppo staziona una pletora “di furbetti in luna di miele” (cit. Alba Rinascita), il consigliere Marconi replica così : “Quasi come il paese dei balocchi… paese dove faccendieri, incantatori e illusionisti sono purtroppo ai posti di comando!!!”

Ora la frase certamente forte, calata nel “codice dialettico di una minoranza politica” non dovrebbe risultare accusatoria contro nessuno ma procedente e rafforzativa delle preoccupazioni espresse con educazione e compostezza nel post sovrastante”, si legge.

E’ chiaro che Marconi non accusa nessuno personalmente ma lancia un allarme.

La frase è certamente tagliente ma il consigliere non accusa nessuno in prima persona. Il consigliere semplicemente raccoglie il disagio di fronte ad una ipotetica riduzione della nostra città al modello del paese collodiano, dove loschi figuri tramavano sui giovani ragazzini trasferendoli nel divertimento vizioso e nella dissennatezza.

E proprio quel quasi, posto come incipit, segna la distanza tra un allarme lanciato ed una accusa personale”.

Per Alba Rinascita nessuno viene accusato e additato, piuttosto di tratta di un allarme legittimo e circostanziato. Ma su questa riflessione si innesta anche una considerazione sulla posizione espressa dal sindaco Antonietta Casciotti.

“La reazione del Sindaco questa volta appare invece distorta e forzosa“, si legge ancora.

Il Sindaco preleva l’esclamazione di Marconi da Alba Rinascita e decontestualizzandola dal post, la ricolloca in un quadro semantico del tutto diverso, ancorato alla propria storia personale, familiare e ammnistrativa. Nella sua replica si sente di veder sovrapposta la propria figura direttamente a quella del faccendiere collodiano evocato da Marconi. Di qui la paventata offesa.

Il Sindaco, a nostro avviso, nei suoi cinque minuti di buio, compie due errori.

Il primo è quello di non aver dato replica al post ed alle preoccupazioni lecite e molto diffuse nel tessuto produttivo cittadino che gli vengono rappresentate da Alba Rinascita in maniera chiara (Alba Rinascita per inciso ha anche sostenuto questo Sindaco). Questa infatti era la parte centrale del discorso e sicuramente la più significativa per i cittadini.

Il secondo è di aver voluto forzare una interpretazione portando la discussione su un livello personale ed emotivo che è presto travalicato in gogna pubblica, in accuse ed offese indirizzate da molti cittadini contro la persona del consigliere.

Poi non ha preso neppure le distanze rispetto alle offese ricevute dal consigliere e prodotte da una tifoseria esagitata proprio sulla pagina ufficiale del Sindaco”.

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