Teramo, Brucchi senti Pomante: “Dimettiti, è l’unica strada”

Teramo. Non ne chiede la “testa” in virtù del proprio operato. E’ un consiglio quello che il consigliere comunale di opposizione Gianluca Pomante dà al primo cittadino: “Paralizza il Comune e rassegna le dimissioni”.

Questo perché, “alla luce degli ulteriori tagli apportati dal governo centrale alle risorse delle autonomie locali, ai quali si aggiunge la perla dell’assoggettamento ad IMU dei terreni agricoli, viene spontaneo ricordare ai teramani che, purtroppo, l’avevamo detto in tempi non sospetti, noi dei movimenti civici, che la ‘corazzata’ del centrodestra e la ‘nave appoggio’ del centrosinistra si sarebbero schiantate sugli stessi scogli”.

Pomante continua: “Ora i nodi vengono al pettine, non tanto e non solo per la crisi che affligge tutta l’economia occidentale e per i tagli che gravano su tutti i Comuni ma, soprattutto, per l’incapacità dei nostri amministratori di progettare il futuro e di mettere in campo una squadra di persone in grado di guidare la città fuori dal pantano in cui è bloccata”.

Per questo motivo, secondo il consiglio di opposizione, “il sindaco dovrebbe ormai invitare i cittadini allo sciopero fiscale ma non può farlo, perché commetterebbe, chiaramente, un illecito. Potrebbe, tuttavia, paralizzare il Comune rassegnando le dimissioni, con una decisione forte contro il governo centrale che, peraltro, impedirebbe agli uffici di provvedere per tempo sulle ulteriori tassazioni, in attesa del Commissario Prefettizio, con estrema soddisfazione dei teramani tutti”.

Così facendo Brucchi “uscirebbe di scena con un atto di forza dal gradimento altissimo, che gli permetterebbe di recuperare punti nei confronti di una città quantomeno perplessa per gli ultimi avvenimenti, potendo ben aspirare a successivi e più importanti incarichi”.

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