Roseto, verifica segugi su lepre nella Riserva del Borsacchio: ‘rinuncia evita brutta figura all’amministrazione Nugnes’

Roseto. Il pressapochismo e l’inadeguatezza dell’attuale amministrazione comunale continua ogni giorno di più a rendersi sempre più evidente. Finora non ne ha ancora azzeccata una il neo-sindaco assieme alla giunta per non parlare dei consiglieri. L’ultimo svarione, che ha rischiato di creare un caso nazionale in materia ambientale, ha riguardato lo ‘svolgimento di verifica zootecnica per segugi su lepre’ nella Riserva del Borsacchio. Fortunatamente, grazie al buon senso ed alla rinuncia della società richiedente, si sono evitate ulteriori polemiche ed inutili strascichi giudiziari”.

Lo ha dichiarato la Lega Roseto, spiegando che “l’autorizzazione rilasciata dal Comune di Roseto, con la delibera n.8 del 13.01.2022, si riferisce ad attività chiaramente di allenamento alla pratica venatoria, anche se la richiesta della ‘Società Italiana Pro-Segugio di Teramo’ ha usato i termini ‘verifica zootecnica’. Le zone della Riserva Borsacchio naturalmente più predisposte all’accoglienza delle lepri, e quindi le zone ove per la maggior parte si sarebbero condotte le operazioni di ‘verifica zootecnica’, sono quelle ricomprese nelle zone B2, cioè in quelle aree della Riserva di più spiccato valore naturalistico, ambientale e paesaggistico. Nelle Zone B2, infatti, la disciplina stabilita dal Piano adottato è quella di proteggere l’evoluzione degli elementi (biotici e abiotici) della rete delle acque e dei calanchi presenti nella Riserva, laddove occorre garantire la funzionalità ecosistemica, la conservazione e lo sviluppo degli habitat e delle comunità faunistiche. In tali aree le esigenze di protezione dell’ambiente biotico e abiotico prevalgono su ogni altra esigenza e l’ambiente naturale è conservato nella sua integrità attuale e potenziale. Sono esclusi tutti gli usi e le attività che contrastino con gli indirizzi conservativi e fruitivi suddetti”.

Il partito di Salvi ricorda che il Regolamento della Riserva del PAN adottato all’articolo 6 recita: “Comma 1- In tutto il territorio della Riserva è vietata l’attività venatoria, salvo deroga espressa per motivi scientifici, su iniziativa organizzata dal Comune di Roseto degli Abruzzi e sotto la sua diretta responsabilità e sorveglianza (non è il caso della manifestazione autorizzata); Comma 3- In tutto il territorio della Riserva è vietata l’emissione di rumore e di luce in concentrazione tale da recare danno agli habitat naturali e alle specie animali e disturbo alla quiete dei luoghi. Ancora, all’art. 11- comma 1, lo stesso Regolamento stabilisce che l’introduzione di cani è consentita solo se condotti con un guinzaglio di lunghezza max mt.1,5 e questo non è chiaramente possibile con cani che devono stanare ed inseguire lepri; inoltre, al comma 5 dello stesso articolo è fatto obbligo a chiunque conduca il cane lungo i sentieri o altra viabilità della Riserva di essere dotato di strumenti idonei alla raccolta delle feci e di provvedere alla stessa e anche questo non si ritiene possibile per l’uso autorizzato dal Comune”.

“In sostanza, il Comune di Roseto degli Abruzzi ha rilasciato un’autorizzazione illegittima, oltre che inadeguata e inopportuna, in quanto in totale contrasto con il Piano di riferimento adottato.  Ci auguriamo che Nugnes e compagni, dopo questo ennesimo svarione, dedichino più tempo a studiare leggi, regolamenti ed atti che un amministratore deve conoscere per poter svolgere la propria attività. Speriamo che, per evitare danni alla città, lo faccia al più presto invece di stare a utilizzare inutilmente il proprio tempo facendo propaganda sui social forse pensando di trovarsi ancora in campagna elettorale”, conclude la Lega.

 

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