Teramo, ‘conviene affossare il progetto dell’ospedale unico provinciale?’

Teramo. “La Giunta Regionale ha approvato un disegno di legge per la riorganizzazione della rete ospedaliera abruzzese e, successivamente, abbiamo letto le dichiarazioni di soddisfazione del Direttore Generale della ASL di Teramo e del Sindaco di Giulianova per quanto è previsto nel Piano per la Provincia di Teramo. Una domanda ci sorge spontanea: soddisfazione per cosa?”

Lo ha dichiarato Marco Battestini del Comitato “Un Ospedale Provinciale Centrale”, spiegando che “sono stati sostanzialmente confermati i 4 ospedali attuali che, al netto dell’impegno e della professionalità di chi vi opera, collocano da anni il servizio ospedaliero teramano agli ultimi posti tra le 107 province italiane come gradimento e fiducia dei suoi stessi cittadini che preferiscono andare a curarsi altrove e non nei nostri ospedali (basta consultare le tabelle sulla mobilità passiva per averne contezza) Perciò’ sarebbe davvero imperdonabile non cogliere un’occasione così irripetibile per pensare ad una svolta innovativa nell’organizzazione ospedaliera e sanitaria provinciale in grado di recuperare efficienza ed affidabilità”.

“La stessa ASL di Teramo – ricorda – ha elaborato un piano strategico che prevede la costruzione di un nuovo, grande e moderno ospedale provinciale per le urgenze/emergenze e, conseguentemente, la costituzione di altri servizi sanitari sul territorio (ospedali di comunità, centri di primo soccorso, poliambulatori) prospettando una sanità con ospedali di eccellenza e strutture di cura vicine ai cittadini, nessuno escluso e in perfetta sintonia con quanto previsto nel D.M. 70/2015 la cui applicazione non è affatto superata, come afferma la Giunta Regionale, ma è solo momentaneamente sospesa per dare priorità alle emergenze create dal Covid. E’ un progetto logico, sensato e di enormi potenzialità quello prospettato qualche tempo fa da Fagnano e da Di Giosia;che fine ha fatto?  C’è davvero da essere soddisfatti se la Regione ha intenzione di affossarlo per sempre e non fare nessuna scelta strategica solo per convenienza politica?”

“E’ una scelta importantissima quella che si deve fare. Darà i suoi frutti tra qualche anno sarà decisiva per il destino della sanità Teramana almeno per i prossimi 50 anni. La ASL metta in campo una proposta sanitaria complessiva e chiami a confrontarsi le Istituzioni (Regione e Provincia in primis), Sindaci, Organizzazioni professionali , sindacali, politiche (tutti hanno finora accuratamente evitato di prendere posizione), ricordando a chi ricopre posti di responsabilità che le responsabilità deve sapersele assumere, anche con qualche difficoltà, perché perseguire il bene comune è proprio lo scopo imposto dal ruolo che ricoprono!”, conclude Battestini.

 

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