Tortoreto, il nuovo depuratore, le contestazioni e l’appello: la lettera

Tortoreto. Prosegue l’iter relativo alla realizzazione del nuovo impianto di depurazione di Tortoreto, che servirà anche la zona nord di Giulianova.Il nuovo impianto, pianificato dalla Ruzzo Reti, maggiormente dimensionato rispetto a quello attuale sorgerà a qualche centinaia di metri più ad ovest, sulla parte destra della provinciale 8 per chi la percorre in direzione mare-monti.

 

 

Intervento necessario si dirà. Certo, ma dubbi e perplessità sulla collocazione della nuova struttura emergono, sopratutto da coloro che vivono e operano da un punto di vista economico in quell’area.
Perplessità che sono riassunte in una lettera a firma di Franco Coccia, storico ambientalista, a capo di molte battaglie per la difesa del territorio. Nella nota, Coccia condensa tutti gli aspetti contrastanti dell’idea progettuale lancia un appello politico, al Pd, di farsi promotore di una iniziativa di sensibilizzazione, anche a livello istituzionale.

La lettera

Il nuovo depuratore progettato dal Ruzzo, con l’accordo dei vertici della precedente Amministrazione comunale tortoretana, su un terreno situato alla sinistra della strada del Salinello, venendo da ovest, all’incrocio con via Prato e a 100 metri dal ponte dell’autostrada, non è stata una buona scelta. Lo testimoniano le decise proteste degli abitanti del luogo che non hanno scalfito minimamente una decisione presa dall’alto, dai responsabili della Regione, del Ruzzo e del Comune, considerata da loro immodificabile. Eppure di punti deboli ed effetti negativi questo progetto ne ha parecchi. Un depuratore situato nel mezzo di una zona artigianale-industriale, vicino a diverse case abitate e attività commerciali, con la presenza di una pizzeria, due ristoranti ed un’Acqua Park, e adiacente ad una strada provinciale, non può essere una buona scelta; lo capisce chiunque. Un depuratore è ormai sinonimo di insalubrità ambientale dell’area circostante, con peggioramento delle condizioni di vita dei suoi abitanti, e svantaggio economico delle attività commerciali-artigianali – produttive, per effetto dei cattivi odori che da esso si sprigionano (al di là delle tante garanzie che i tecnici danno sempre sul perfetto funzionamento e sul non inquinamento ambientale dei depuratori). Effetto negativo che si ha soprattutto d’estate, quando è al massimo della sua portata a causa della alta concentrazione di turisti, procurando puzze ed odori sgradevoli che si espandono nell’ambiente circostante per la corrente di valle che spira di giorno e di notte. Allora visto che sono evidenti questi svantaggi ambientali e commerciali, con perdita del valore degli immobili presenti, perché non cercare delle possibili soluzioni alternative meno impattanti? La domanda che viene spontanea, come suggerita dagli abitanti della zona, è: non si poteva ubicare il depuratore nell’altra sponda del fiume Salinello, in quella del comune di Mosciano, dove gran parte dei suoi effetti negativi sarebbero molto attutiti? Perché non prendere in seria considerazione una simile soluzione alternativa? Una alternativa che costerebbe meno per il fatto che, per collegare la rete fognante al nuovo depuratore, non si dovrebbe scavare lungo la provinciale del Salinello ma lungo una strada secondaria ed attualmente chiusa.

 

Oggi chi potrebbe rimettere in discussione tale scelta? Potrebbe essere l’Amministrazione comunale attuale che però per accordi presi dal Comune in precedenza è costretto comunque a portare avanti tale progetto. Forse un Comitato di cittadini i quali però non sono riusciti a darsi una struttura organizzativa prima quando c’è stato il momento caldo dell’incontro-scontro con il Ruzzo e il Comune e quindi meno probabile ora, quando la cosa si è raffreddata. Forse chi avrebbe maggiore chance di successo, rispetto ad altri, oggi potrebbe essere il PD (Partito Democratico) di Tortoreto che pare sia d’accordo ad un simile cambiamento, almeno da quanto riferitomi da un suo componente. Il PD, seppure non ha finora preso una posizione pubblica in merito, avrebbe buone possibilità di riuscita in una simile impresa, per il fatto che gli interlocutori interessati al cambiamento del progetto, come il comune di Giulianova, quello di Mosciano e soprattutto la Regione, sono tutti Enti amministrati dalla stessa parte politica. E allora? Allora se il PD di Tortoreto volesse dimostrare di essere un organismo al servizio dell’interesse dei suoi cittadini avrebbe una bella possibilità di dimostrarlo, togliendosi l’alone tipico dei partiti di pensare spesso ai propri interessi prima ancora di quelli collettivi. Speriamo allora che il partito si muova il prima possibile, visto il poco tempo a disposizione rimasto, con proposte serie e fattibili, coinvolgendo gli Enti interessati. Molti cittadini sarebbero disposti a partecipare; speriamo in bene.
(Franco Coccia)

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