Teramo, Italia Viva: “Mozione sulla valorizzazione delle edicole mai discussa”

Teramo. Il gruppo consiliare di Italia Viva Teramo – composto da Flavio Bartolini, Osvaldo Di Teodoro e Giovanni Luzii – esprime sconforto per “la perdurante, perniciosa e angosciante inerzia” dell’Amministrazione comunale.

“Lo scorso 21 gennaio”, spiegano in una nota, “i sottoscritti consiglieri comunali si premuravano di presentare formalmente una mozione da discutersi nell’Assise civica, avente ad oggetto la “Valorizzazione delle edicole come centri servizi per il cittadino”.
Tale atto aveva, ed ha, lo scopo precipuo di rilanciare il ruolo sociale delle edicole sulla scorta delle esperienze che si stanno sviluppando in numerosi Comuni italiani (fra i quali Pesaro, Firenze, Torino, Modena, Cesena), laddove si è addivenuti alla stipula di protocolli d’intesa con la FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali), nonché ad accordi e convenzioni con il Sindacato giornalai d’Italia per l’implementazione pratica di misure di sostegno e valorizzazione delle edicole, consentendone ad esempio la funzione di centri servizi anagrafici decentrati per il rilascio di certificati. Inoltre, sempre al medesimo fine, ulteriori servizi potrebbero essere introdotti in futuro, a partire dalla vendita dei biglietti di eventi sportivi, teatrali, musicali, ecc”.

“Purtroppo però”, continua la nota di Italia Viva Teramo, “dopo ben nove mesi dalla presentazione, ancora non è stato possibile discutere e votare tale mozione in Consiglio comunale. Prendiamo quindi atto della totale insensibilità dell’Amministrazione nei confronti di tale argomento, constatando con rammarico che in questi lunghi mesi altre edicole cittadine hanno deciso di chiudere (vedasi quella di Via Carducci, proprio sotto alla sede del Municipio) e altre ancora si apprestano a decidere di abbassare per sempre le proprie saracinesche. Noi non ci arrenderemo mai al declino che attanaglia la città di Teramo e quindi torniamo a chiedere a voce alta che tutte le proposte provenienti dai consiglieri comunali vengano attenzionate come meritano, discusse e decise nella sede a ciò deputata: l’Assise civica, nel rispetto dello Statuto e del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, ma soprattutto nel rispetto delle esigenze di una intera cittadinanza che attende risposte per costruire un futuro”.

 

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