Teramo, nuovo ospedale: “Il problema non è solo il sito”

Teramo. “Le prime carte sulla vicenda “nuovo Ospedale” cominciano ad essere di pubblico dominio….e sono tutt’altro che rassicuranti. Apprendiamo con sgomento dei centomila (100.000) euro in consulenze esterne nel 2019, nonostante un plotone di amministrativi negli uffici dell’ente. Non siamo neanche ai blocchi di partenza e c’è già chi ha visto gonfiarsi il proprio conto in banca per via di una perizia lautamente pagata…da noi, ovviamente”, esordisce in una nota la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Pina Ciammariconi.

“Se il Project è la Via Maestra, la panacea d tutti i mali che affliggono la sanità, la risposta a tutto, perchè tenersi stretti tutti i documenti che lo riguardano? Insolitamente civettuoli quando si tratta di decantare le magnifiche doti della finanza di progetto in conferenze stampa, i vertici della nostra sanità diventano d’improvviso refrattari alle doverose richieste di accesso. Si tratterà sicuramente di un brutto caso di mutismo selettivo”, aggiunge Ciammariconi. “Eppure sarebbe quantomeno necessario conoscerlo a fondo questo project. L’intrusione a gamba tesa del privato nelle faccende pubbliche ha già regalato alla città gli splendidi giardini di Piazza Dante, presenti ormai solo in qualche rendering ingiallito, la completa desertificazione del centro storico, causa realizzazione di nuovo stadio & centro commerciale e il megaparcheggio del Mazzini, opera deturpante ed incompleta. Sul vecchio stadio, Deo Gratias, ci siamo salvati in corner”.

“Il sito prescelto per volere divino è Piano D’Accio, che tanto somiglia alle Paludi della Morte di Tolkien…e pazienza se abbiamo nell’attuale area tutto lo spazio necessario per ristrutturare/recuparare/costruire. Per tacer delle caratteristiche paesaggistiche, infrastrutturali e di salubrità che logicamente lo fanno preferire alla nuova location. Ma la logica in questa partita è sparita da tempo. Qualcosa su questo partenariato è però trapelato, si parla di tanti milioni di euro l’anno da versare alla ditta che concorrerà alla realizzazione del nosocomio e della totale concessione dei servizi. Più che un project, un regalo di Natale ben infiocchettato. Confronto con i cittadini, con le associazioni, con gli ordini professionali? Zero e meno di zero. La politica, quasi tutta, ma non tutta per fortuna, tace in un imbarazzato ed imbarazzante silenzio. Non è andata sempre così, c’è stato un tempo, neanche lontanissimo, in cui le opere pubbliche si realizzavano dal pubblico per il pubblico in tempi talvolta ragionevoli, mentre il privato “gli affari suoi” se li faceva, ma altrove. Bei tempi…Noi del Movimento seguiremo, vigili, l’evolversi della vicenda”, assicura la consigliera pentastellata.

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