Mostra dei vini di Montepagano, Urbini replica e contrattacca al PD e Scelta Civica

montepagano2014inaugurazioneRoseto. “C’è chi ama la Mostra e chi la odia. Chi fa qualcosa per realizzarla, migliorarla e portarla al passo con i tempi e chi, pur di colpire politicamente, incurante delle sue sorti, la devasta, con conseguenti danni per un’intera cittadina in termini di immagine e di turismo”.

Questo il pensiero del vicesindaco e assessore al turismo e alla cultura del Comune di Roseto, Maristella Urbini, dopo le numerose polemiche piovute, in questi giorni, dalle opposizioni sull’ultima Mostra dei Vini d’Abruzzo di Montepagano.

“La 43° edizione della Mostra rimarrà nella storia del vino abruzzese come una delle migliori e più interessanti grazie al momento di confronto con la realtà toscana, per gli eventi a tema (assoluta novità), per la rinnovata partecipazione di residenti e turisti e per la ritrovata sobrietà della manifestazione – prosegue la Urbini – L’attività svolta negli ultimi tre anni ha portato a Montepagano un pubblico competente ed in grado di apprezzare il vino. Quando nel 2011, per la prima volta, ho organizzato l’evento, le cantine rifiutavano di partecipare e, alla richiesta di quali fossero le ragioni, rispondevano che quella di Montepagano non era una Mostra, ma una sagra alla quale non erano interessati”.

“Checché ne dicano i ‘soliti critici’ ci era stata lasciata in dote una mostra ‘fallimentare’ che, tra l’altro, costava al Comune di Roseto ed ai rosetani cifre ben oltre a nostra disposizione. Per rimediare a questo degrado  e riportare in auge la manifestazione abbiamo lavorato per prendere contatti con il Consorzio di Tutela del Montepulciano Docg ‘Colline Teramane’ e le aziende abruzzesi proponendo un format nuovo, più moderno ed accattivante che riportasse ai vertici  Montepagano”, prosegue l’assessore Maristella Urbini.  

“Dopo tutto questo lavoro di restyling, lungo e faticoso, sentire dei giovani rampanti politici “in attesa di collocazione” ed alcuni “vecchi marpioni” della politica locale esprimere le loro “personali opinioni”, elevandole però a sentenze, sull’incapacità delle persone coinvolte nell’organizzazione della manifestazione, mi lascia allibita. Vorrei infatti chiedere loro chi sono per criticare e mettere in discussione la parola di esperti come il Presidente della DOCG Alessandro Nicodemi (tra l’altro produttore noto ed apprezzato), di giornalisti di settore come Antonio Paolini, Alessandro Bocchetti oltre al sommelier Luca Panunzio, Presidente dell’associazione Ais di Pescara e consigliere Ais nazionale, tutti concordi nel suggellare il successo e l’ottima riuscita di questa manifestazione? –  chiosa la Urbini che rilancia – con un budget di appena 20 mila euro, tanto lavoro da parte dell’organizzazione e l’impegno di tanti giovani e persone di Montepagano abbiamo riportato la Mostra dei Vini d’Abruzzo alla ribalta nazionale! Forse sono questi inconfutabili successi di critica e di pubblico a dare fastidio a Pd e Scelta Civica, tanto da spingerli ad utilizzare un linguaggio ‘biforcuto’ ed indegno della politica”.

 SCELTA CIVICA: ‘NON SIAMO GIOVANI RAMPANTI O VECCHI MARPIONI DA SISTEMARE’

“Stupore e incredulità (in senso negativo ovviamente) sono i sentimenti che proviamo dopo aver letto le dichiarazioni dell’Associazione Urbini in merito all’ultima Mostra dei Vini Tipici Regionali. Non potrebbe essere altrimenti dato che probabilmente la prima esponente del turismo rosetano non ha letto e compreso a fondo il significato della nota di Scelta Civica Roseto. Una nota nella quale non si contestava per partito preso la gestione dell’evento, come fatto da altri partiti di opposizione, ma visti i risultati scadenti annunciati informalmente anche da colleghi assessori veniva esortata a parlare sinceramente ai cittadini, a rivalutare quanto è stato fatto in questi anni nel bene e nel male ed a tornare a lavorare in reale simbiosi con i paganesi e con gli operatori locali”. Lo ha scitto in una nota il coordinamento rosetano di Scelta Civica, precisandoc che “oggi la Mostra dei Vini è interpretata come un business per cantine e associazioni politiche. Montepagano chiede invece che questi attori siano invece uno strumento utile alla valorizzazione dell’antico borgo, con lo stesso spirito di quarant’anni fa. Come da nostre abitudini, in sostanza, critiche costruttive mirate ad integrare il restyling tanto sbandierato con l’amore che i paganesi nutrono per il loro paese. È importante poi precisare che il Coordinamento di Scelta Civica è completamente estraneo a figure di ‘giovani rampanti politici o vecchi marpioni da sistemare’ visto che gran parte del gruppo è composto da risorse dall’alto livello professionale, riconosciute a livello nazionale ed internazionale e che non hanno bisogno di alcuna collocazione. Ragazzi che, in qualche specifico caso, sono sempre stati disponibili a collaborare fattivamente con l’attuale maggioranza laddove condividessero delle idee, addirittura con la stessa Urbini. È triste, ma comprendiamo che non è tipico della politica Rosetana offrire gratuitamente il proprio contributo per il bene comune. Noi lo stiamo facendo e lo faremo, sicuri che la città abbia bisogno di questo”.

 

 

 

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